Calendarizzata nell'ultimo giorno prima della Finanziaria Riappare in Senato
la legge sul commercio delle armi
Serve tempo per la discussione, visto che non è stato possibile farla in commissione
di Tino Bedin
La legge sul commercio delle armi riemerge dal disinteresse della maggioranza di governo: viene calendarizzata per venerdì 15 novembre tra i lavori dell'Aula del Senato. Era "sparita" dal 24 settembre, quando per l'ennesima volta la maggioranza aveva fatto mancare il numero legale nelle commissioni riunite Esteri e Difesa. Ricompare 50 giorni dopo in un giorno del tutto speciale: solitamente al venerdì non c'è Aula al Senato e in particolare venerdì 15 è l'ultimo giorno utile prima dell'inizio dell'esame della legge Finanziaria a Palazzo Madama.
Io mi auguro che sia un atto formale la riapparizione della modifica della legge 185 in quel giorno e che la discussione avvenga dopo la legge Finanziaria, il che significa all'inizio del prossimo anno. Credo si possa pretendere che un argomento che è oggetto di grande attenzione da parte dell'opinione pubblica non solo non si esaurisca in due ore, ma neppure che il dibattito venga spezzettato.
Si tratta infatti di un argomento che va analizzato in maniera approfondita in Aula, visto che la maggioranza non ha consentito di farlo nelle commissioni Esteri e Difesa. Occorre che l'Italia partecipi ad un'industria europea della Difesa da protagonista. Occorre che le precauzioni, i controlli parlamentari, la trasparenza nelle transizioni finanziarie che caratterizzano l'attuale legge italiana sul commercio delle armi siano conservate e, possibilmente, siano utilizzate anche da altri paesi, come l'Accordo europeo di Farnborough (che dobbiamo ratificare) consente; invece, il disegno di legge del governo, andando fuori ed oltre l'Accordo europeo, rende inapplicabili proprio le norme italiane.
In questi cinquanta giorni di "silenzio" di governo e della maggioranza si sono tenuti ben vivi sia molti Comuni, che hanno votato ordini del giorno in difesa della legge 185, che i cittadini che a decine di migliaia hanno aderito alla Campagna nazionale per la trasparenza nel commercio delle armi.
12 novembre 2002 |