SICUREZZA E DIFESA

Il Senato ricorda il militare caduto in Macedonia
Stefano Rugge: un soldato
che aveva la pace per patria

Un'ulteriore ragione per estendere il ruolo dell'Europa nella sicurezza

Mercoledì 8 maggio 2002 alle ore 13,55 circa, il capitano dell'Esercito Stefano Rugge, effettivo al 10° reggimento Genio guastatori di Cremona ed in servizio presso il contingente militare italiano in Macedonia, è tragicamente deceduto a seguito dell'esplosione di una mina, nel corso di un'attività operativa. Il capitano Rugge aveva 28 anni ed era uno sminatore esperto che aveva già compiuto, nel 2001, una missione di circa 5 mesi in Bosnia. Partecipava alla missione "Amber Fox" dal 2 febbraio di quest'anno.
La tragedia è stata ricordato in Senato nel corso di una comunicazione del Governo. Pubblichiamo la dichiarazione del senatore Tino Bedin

intervento di Tino Bedin
capogruppo Margherita commissione Difesa

A nome del Gruppo della Margherita, esprimo profondo cordoglio alla giovane famiglia che il caduto stava formando, alla famiglia costituita dai suoi genitori e, naturalmente, al suo reparto. Aggiungiamo la solidarietà ai membri della missione "Amber Fox", a tutti i membri che partecipano a questa azione di intermediazione e di rafforzamento della pace e, in particolare, ai 160 italiani che erano compagni di impegno del militare caduto.
Anche questa tragedia conferma che la guerra è sempre una situazione tragica, che i rischi ci sono ovunque; questo nostro ufficiale lo sapeva ed egli rappresenta la dimensione nuova del nostro esercito.
Il sottosegretario Bosi ne ha esaltato la figura ricordando che egli è caduto per la patria. Certamente è caduto per l'Italia, ma è caduto soprattutto per una patria più grande: la patria della pace mondiale. L'impegno in Macedonia è particolarmente significativo da questo punto di vista, sia per gli aspetti che il sottosegretario Bosi ha ricordato ma anche perché, a partire dall'inizio del prossimo anno, proprio in Macedonia si realizzerà per la prima volta un intervento di intermediazione e di presenza militare esclusivamente europeo.
Noi ci auguriamo che anche il sacrificio del nostro caduto serva a far proseguire l'Europa nella sua strada di attore globale di pace e di sicurezza per tutti i popoli.

9 maggio 2002

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11 maggio 2002
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