Il Senato "trasferisce" due istituti di ricerca
Nel bilancio dello Stato un capitolo tutto per le associazioni combattentistiche
Insean e Ihb avranno fonti specifiche e non sarà solo il ministero della Difesa a finanziarli
Il Senato nella mattina di giovedì 7 febbraio ha approvato il testo di un disegno di legge unificato proposto dal senatore Tino Bedin in qualità di relatore. Il disegno di legge dal titolo "Disposizioni in materia di corresponsione di contributi dello Stato a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale (IHB) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (ISEAN)" passa finalmente il primo voto di un'aula del Parlamento; è probabile - visto che è stato approvato all'unanimità - che la Camera proceda rapidamente alla conferma. Pubblichiamo la relazione scritta del senatore Tino Bedin, la relazione orale che ha tenuto in Aula il 7 febbraio ed infine un ordine del giorno che prefigura la successiva evoluzione della materia.
relazione di Tino Bedin
relatore del disegno di legge
Il presente testo unificato trae origine da due disegni di legge: 585, primo firmatario il collega Nieddu, e 594, primo firmatario il collega Palombo. Essi hanno lo stesso titolo "Disposizioni in materia di corresponsione di contributi dello Stato a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale (IHB) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (ISEAN)". Hanno anche la stessa finalità.
Poiché differivano solo nella stesura della norma, ciascuno sottolineando elementi interessanti, ciò ha facilitato sia la stesura del testo unificato sia la sostanziale convergenza della Commissione Difesa.
Del resto il problema è maturo per trovare soluzione. Di esso la Commissione Difesa del Senato aveva avuto modo di occuparsi nel luglio 2001 nell'esame dello "Schema di decreto ministeriale recante contributi della Difesa in favore di enti, istituti associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l'anno 2001". In quella occasione il relatore ha ricordato che la Commissione Difesa del Senato ha più volte richiesto al Governo di superare l'accorpamento prodotto dal legislatore nel 1995 con la legge 549, in considerazione del fatto che l'INSEAN e l'IHB, in quanto enti deputati rispettivamente alla promozione della ricerca nel settore dell'architettura navale a beneficio anche della marina mercantile e allo studio dell'idrografia e delle scienze tecniche ad essa collegate in raccordo con gli uffici idrografici nazionali, sono oggettivamente estranei alla natura dei finanziamenti da assicurare con questo capitolo, ed anzi introducono nella sua gestione elementi di rigidità che limitano la discrezionalità dello stesso Governo.
Lo stanziamento è annualmente fissato dalla tabella C allegata alla legge finanziaria, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1, commi da 40 a 44, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, ed è attualmente imputato al capitolo 4091 dello stato di previsione del Ministero della difesa, secondo una procedura (approvazione della legge finanziaria, piano di ripartizione approvato dai Ministeri della difesa e dell'economia e delle finanze, pareri delle Commissioni, predisposizione e firma del decreto interministeriale, invio alla Ragioneria centrale) che ne ritarda inevitabilmente l'effettiva erogazione ai destinatari.
Sono state costanti le segnalazioni che il Senato ha fatta nel corso degli anni, attraverso la Commissione Difesa, finché l'iniziativa, per tentare di risolvere la questione, fu presa infine dalla stessa Commissione che nella passata legislatura approvò in sede referente un disegno di legge, teso proprio ad estrapolare tali enti dal capitolo di spesa riservato alle altre associazioni o enti a favore di altra e più funzionale collocazione di bilancio.
Attualmente infatti la questione dell'impatto del finanziamento di questi due organismi è stata solo incidentalmente risolta per effetto della approvazione della legge n. 61 del 2001. Insean e Ihb infatti si connotano come istituti di ricerca scientifico-tecnologica, lontani quindi dalla natura sociale, assistenziale, commemorativa degli altri enti con cui erano associati nella assegnazione dei contributi.
Il disegno di legge al vostro esame si prefigge di svincolare i due istituti di ricerca dalla procedura di approvazione prevista nella legge in cui sono inseriti, rendendo disponibili i relativi fondi - senza oneri aggiuntivi - secondo le esigenze, i tempi e le modalità congrue con le molteplici attività dei due istituti. In particolare si prevede la non applicazione dei commi 40, 41, 42 e 43 dell'articolo 1 della legge 28 ottobre 1995, n. 549, per quanto riguarda l'IHB e l'INSEAN, i cui contributi, nella misura di 72.300 euro l'anno per l'IHB e 4.906.340 euro l'anno per l'INSEAN, non saranno più imputati al capitolo 4091 dello stato di previsione del Ministero della difesa ma saranno iscritti ad un apposito capitolo del medesimo stato di previsione, con contestuale trasferimento dei fondi.
Va osservato che questa prima necessaria differenziazione dei contributi agli istituti oggetto del presente disegno di legge rispetto a quelli erogati agli enti di cui alla legge 28 dicembre 1995, n. 549, potrà successivamente perfezionarsi trasferendo alle competenze dei Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e delle infrastrutture e dei trasporti sia l'INSEAN sia l'IHB.
È la natura stessa degli enti e la gestione dei finanziamenti pubblici che lo richiedono.
Il contributo all'IHB del Governo ha carattere obbligatorio e vincolante per effetto dell'articolo XIV della Convenzione internazionale, resa esecutiva ai sensi della legge 15 novembre 1973, n. 925, secondo una scala basata sul tonnellaggio delle flotte dei Governi partecipanti alla convenzione. Negli ultimi anni il relativo contributo è stato erogato con notevolissimo ritardo e, da ultimo addirittura ben oltre la chiusura degli esercizi finanziari 1997 e 1998, in netto contrasto con la prescrizione dell'articolo 13 del regolamento finanziario dell'IHB, che richiede il pagamento al 1º gennaio dell'esercizio finanziario in corso, e con evidenti negativi riflessi per l'immagine del Paese.
Il contributo all'INSEAN, il cui importo è fissato dalla legge 25 luglio 1990, n. 208, pur avendo carattere obbligatorio ed essendo destinato ad un istituto di sperimentazione e ricerca di rilievo, ha subito negli ultimi anni, per effetto della citata legge n. 549 del 1995, pesanti e progressive riduzioni per soddisfare le richieste degli altri enti e associazioni incluse nel medesimo capitolo di spesa. Solo quest'anno, con l'approvazione della legge 7 marzo 2001, n. 61, che ha previsto lo stanziamento di 4 miliardi a favore delle associazioni combattentistiche del Ministero della difesa, si è potuto pienamente soddisfare l'intero stanziamento previsto per l'istituto ammontante a 9.500 milioni annui.
Quest'ultima legge elimina ogni possibile ostacolo alla rapida approvazione delle norme al nostro esame. Nessuno dei due disegni di legge comporta oneri aggiuntivi, in quanto la legge 7 marzo 2001, n. 61, è già munita di propria copertura per il triennio 2001-2003 e, inoltre, non è modificato l'importo delle poste assegnate al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero della difesa, relativamente ai contributi dovuti ad enti e associazioni.
Per quanto riguarda in particolare l'Istituto nazionale studi ed esperienze di architettura navale, una tempestiva iniziativa parlamentare in materia di fonti di finanziamento si inserirà anche nella ristrutturazione che l'Istituto ha in corso sulla base in particolare delle norme sul "Riordino del Consiglio nazionale delle ricerche" (decreto legislativo 19 del 30 gennaio 1999) e di quella su "Istituzione dell'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia nonché disposizioni concernenti gli enti di ricerca vigilati" (decreto legislativo 381 del 29 settembre 1999). In base a queste disposizioni l'INSEAN ha adottato dal 30 marzo di quest'anno un nuovo regolamento di organizzazione generale, informato ai criteri di maggiore autonomia degli enti di ricerca previsti dalle citate disposizioni.
Inoltre una normativa specifica per l'Insean darà maggiore flessibilità all'azione non solo dell'Istituto ma anche del governo, in considerazione che si tratta di un Istituto attraverso il quale si sta realizzando e potrebbe ulteriormente svilupparsi una interessante politica di cooperazione sia europea che transatlantica: l'Insean partecipa, ad esempio, ad un programma finanziato dall'Us Navy.
Sul piano europeo, in questo momento sono ad esempio in corso tre progetti sostenuti dall'Unione Europea nell'ambito del programma EUCLID (European Cooperation for Long Terme in Defence), gestito dalle marine militari dei paesi membri. Il primo è dedicato allo studio del flusso ad alto numero di Reynolds attorno a carene di navi militari. Il secondo è rivolto all'ottimizzazione di forme di carena per navi militari. Il terzo ha come oggetto l'ottimizzazione di metodologie progettuali avanzate.
Nell'ambito del Quinto Programma Quadro dell'Unione Europea l'Istituto partecipa al progetto NORMA, che ha come obiettivo nuove metodologie di progetto in campo vibrazionale-acustico per scafi veloci allo scopo di abbattere i livelli delle vibrazioni e del rumori a bordo.
Poiché la politica di Difesa europea è in una fase di evoluzione e di strutturazione, disporre di norme specifiche per un Istituto come questo non mancherà di rendere più concreta la partecipazione italiana.
Anche in considerazione di questi elementi, il testo unificato detta le norme comuni per estrapolare i contributi relativi all'IHB e all'INSEAN dal novero delle contribuzioni ricomprese nell'ambito della tabella C allegata alla legge finanziaria, con oneri a carico del capitolo 4091 dello stato di previsione del Ministero della difesa e per prevedere il passaggio degli oneri relativi all'IHB e INSEAN a nuovi capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, con contestuale trasferimento dei fondi, su apposito capitolo dedicato.
La relazione in Aula
Le ragioni , la storia e gli obiettivi di questo disegno di legge sono tutti nella Relazione scritta. Vi si ricava, in particolare, la consapevolezza che da tempo il Senato - nell'ambito della Commissione Difesa - ha espressa relativamente alla opportunità di separare il contributo pubblico a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale (IHB) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (ISEAN), dai contributi destinati ad associazioni combattentistiche.
Aggiungo solo qualche osservazione integrativa, partendo dalla finalità dei due disegni di legge che oggi hanno la forma di un testo unificato.
La prima osservazione è che la distinzione del riferimento contabile del contributo interessa certamente i due istituti di ricerca, ma interessa anche - soprattutto - le associazioni combattentistiche: queste benemerite associazioni hanno da tempo manifestato l'interesse a disporre di un capitolo di bilancio chiaro, in cui la cifra complessiva corrisponda effettivamente a quanto lo Stato assegna loro per compiti non solo di giusta memoria dei passato, ma anche di indispensabile scuola di pace e di solidarietà nel presente.
Le prime interessante dunque a questo disegno di legge sono le associazioni combattentistiche; lo dimostra il fatto che nella passata legislatura il proponente e sostenitore del disegno di legge che nella sostanza è oggi al nostro esame è stato il collega senatore Agostini, che è un autorevole esponente dell'associazionismo combattentistico.
La seconda osservazione riguarda in particolare l'Insean, cui è destinato il finanziamento più consistente. L'attività dell'Insean non è rivolta in esclusiva alle esigenze del ministero della Difesa. L'Istituto - come si ricava dalla relazione del ministero della Difesa e dai bilanci dello stesso Insean - svolge ricerche anche per altre finalità, sia pubbliche che private. Per queste attività riceve un corrispettivo. Ad esempio realizza programma di ricerca finanziati dal Ministero dei Trasporti. Oppure ha un contratto di oltre 1 milione e 200 mila euro con Prada America's Cup 2003, per un numero consistente di prove su modelli dell'America's Cup Class.
La identificazione di uno specifico capitolo di spesa per questo istituto consentirà in futuro di dare risposta alla terza osservazione con cui integro la mia relazione scritta: è opportuno che data la natura dell'Insean e in considerazione del mutato quadro normativo degli istituti di ricerca, il contributo a carico del Bilancio dello Stato non sia imputato esclusivamente al ministero della Difesa. Come abbiamo visto ci sono anche altri ministeri che già usufruiscono, versandone il corrispettivo, dell'Insean. Nello spirito della trasparenza - cui questo disegno di legge si ispira - sarà opportuno che il rapporto tra Stato ed Insean compaia complessivamente e che esso sia formalmente a carico di più ministeri.
Va in questa direzione l'ordine del giorno che ho presentato. Esso corrisponde alla unanime volontà della commissione Difesa.
Ritenendo che la distinzione tra i due istituti e le associazioni combattentistiche sia propedeutica ad ulteriori perfezionamenti, la Commissione ritiene che sia opportuno approvare la legge al nostro esame. Contemporaneamente però impegna il governo a precisare con maggiore rispondenza alla realtà le fonti di finanziamento.
Al tema del finanziamento sono legati anche gli emendamenti che ho presentati e che risolvono tutti l'indicazione della Commissione bilancio, in quanto aggiornano le disposizioni all'approvazione nel frattempo intervenuti della Legge Finanziaria per il 2002. Si tratta di un aggiustamento tecnico.
Mi pare che con le osservazioni che mi sono permesso di aggiungere alla relazione scritta, con l'ordine del giorno e con la formulazione dell'emendamento sulla copertura possiamo procedere all'approvazione del disegno di legge.
L'ordine del giorno presentato dal relatore
Il Senato, nell'ambito dell'esame dei disegni di legge nn. 585 e 594, preso atto:
che Insean e Ihb si connotano come istituti di ricerca scientifico-tecnologica;
che il contributo all'IHB ha carattere obbligatorio e vincolante per effetto dell'articolo XIV della Convenzione internazionale, resa esecutiva ai sensi della legge 15 novembre 1973, n. 925, secondo una scala basata sul tonnellaggio delle flotte dei Governi partecipanti alla convenzione;
che le loro finalità istituzionali e i risultati delle loro ricerche non riguardano esclusivamente la Difesa;
che l'Istituto nazionale studi ed esperienze di architettura navale, ha in corso una ristrutturazione sulla base in particolare delle norme sul "Riordino del Consiglio nazionale delle ricerche" (decreto legislativo 19 del 30 gennaio 1999) e di quella su "Istituzione dell'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia nonché disposizioni concernenti gli enti di ricerca vigilati" (decreto legislativo 381 del 29 settembre 1999); in base a queste disposizioni l'INSEAN ha adottato dal 30 marzo di quest'anno un nuovo regolamento di organizzazione generale, informato ai criteri di maggiore autonomia degli enti di ricerca previsti dalle citate disposizioni,
impegna il Governo a predisporre gli strumenti normativi necessari per far partecipare, oltre al Ministero della Difesa, anche i Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e delle infrastrutture e dei trasporti al finanziamento sia dell'INSEAN sia dell'IHB.
7 febbraio 2002 |