Fondo Non Autosufficienza
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Roma, 18 luglio 2009

Famiglia e governo
Parlamentari PD: Fondo non autosufficienza rischia l'estinzione
In Veneto fermo da marzo il progetto di legge per disabili e anziani

Portano ricchezza e questa volta non solo in termini di risorsa sociale: il Governo si è accorto che con badanti e colf ù, l'Italia guadagna per un welfare più solido ma anche per le casse dello Stato. Un gettito complessivo consistente, che deve essere utilizzato per finalita' importanti come investire nel fondo per le non autosufficienze, e aiutare le famiglie nella gestione delle spese essenziali della cura delle stesse. Un'entrata che proviene maggiormente dall'attivita' professionale delle donne, e che sarebbe importante reinvestire proprio a favore di politiche in grado di aiutare la donna nella gestione della famiglia, a cui si dedica maggiormente.
Il fondo per le persone non autosufficienti, introdotto dal governo Prodi, rischia di estinguersi se non rifinanziato per il 2010, nonostante la cifra da stanziare non sia esorbitante, circa 500 milioni di euro di trasferimenti alle Regioni. Mentre le famiglie, da quella fragile, a quella che non arriva a fine mese, passando per quella numerosa, potrebbero detrarre il 50 per cento, entro un tetto massimo di spesa, di quanto sostenuto per le assistenti familiari. Se si considera, infatti, che oggi è possibile detrarre il 36 per cento delle spese affrontate per la ristrutturazione della casa, ancor più importante sarebbe sostenere il reddito di quelle famiglie che hanno problemi come la disabilità e la non autosufficienza. Sarebbe l'inizio di una reale politica familiare che non si limita a manovre spot, ma che è in grado di dare la giusta importanza alla rete di welfare familiare, l'unico capace di creare un reale benessere sociale.

Emanuela Baio, Luigi Bobba, Claudio Gustavino, Paola Binetti,
Fiorenza Bassoli, Daniela Sbrollini, Maria Antezza e Silvana Amati

parlamentari del PD

Risponde Tino Bedin

I colleghi del Partito Democratico fanno bene a fare proposte per evitare l'estinzione del Fondo per la non autosufficienza. Temo però che anche questa proposta, molto concreta e molto giusta, non troverà l'attenzione della Destra che ha rifiutato di continuare sulla strada avviata da Romano Prodi e che andava ancor meglio delineata.
La Destra non lo fatto a livello nazionale e non lo sta facendo a livello del Veneto. Un progetto di legge per l’istituzione del fondo per la non autosufficienza è depositato in Consiglio regionale da marzo 2009 e non se ne è ancora fatto nulla. La conclusione della legislatura regionale incombe e una moderna e concreta politica per disabili, invalidi permanenti e anziani non autosufficienti difficilmente troverà attenzione dopo l'estate. Le famiglie, il mondo dell’associazionismo, le amministrazioni locali e le forze sociali e politiche dovranno intervenire direttamente sul Consiglio regionale e tentare di farsi ascoltare.

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5 settembre 2009
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Tino Bedin