Africa e Berlusconi
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 5 giugno 2009

Medici con l'Africa Cuamm esprime indignazione e rammarico per le recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio
L'Africa merita rispetto
Offensive della dignità del continente africano

Medici con l'Africa Cuamm, organizzazione non governativa che da oltre di cinquant'anni si spende per la tutela del diritto alla salute delle popolazioni africane, si sente interpellata dalle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che paragonano Milano all'Africa come termine di un confronto indegno e irrispettoso. Cosa direbbe il nostro Presidente del Consiglio visitando città europee come Londra, Parigi o Amsterdam in cui il multiculturalismo è una dimensione quotidiana e immediatamente percepibile?
Saremmo ben lieti di accompagnare il Presidente Berlusconi in una delle capitali africane dei 7 paesi in cui operiamo. Lì potrebbe toccare con mano che le cause che producono migrazioni di popoli, non di semplici individui, sono tanto complesse e intrecciate che non sarà il "cerotto" dei respingimenti ad arrestarle. Pensiamo all'accesso all'acqua pulita, al cibo, all'istruzione, alla salute, alla ridistribuzione dei proventi delle materie prime. Agire su questi problemi è certamente impegnativo ed è quanto ci si aspetta da uno statista. Magari, oltre ai paragoni infelici da campagna elettorale, al Presidente Berlusconi potrebbe restare il tempo per apprezzare la capacità di accoglienza, la creatività e la straordinaria capacità di resistere a condizioni durissime degli africani.
È per questo che ribadiamo la necessità di impegnarsi per creare e favorire condizioni migliori che consentano a queste persone di condurre una vita dignitosa nel loro paese, di avere un lavoro, di potersi curare. Un lavoro che come ong ci vede impegnati in prima linea ma che i drastici tagli alle risorse destinate dall'Italia alla cooperazione internazionale (il 54% in meno nel 2009 rispetto al 2008) pregiudicano gravemente.
Fermi nel nostro impegno in Africa, ribadiamo, in Italia, che gli Africani sono nostri amici. È un dovere che sentiamo forte nei confronti delle popolazioni che serviamo, ma anche nei riguardi degli 80 volontari attualmente in servizio e degli oltre 1.000 partiti in questi anni, oltre che degli 800 operatori locali che affiancano ogni giorno il nostro lavoro.

Medici con l'Africa Cuamm

Risponde Tino Bedin

Hanno detto che vuole fare concorrenza a Bossi al Nord e che siamo in campagna elettorale. Non è vero. Purtroppo il presidente del Consiglio che abbiamo la pensa esattamente così: "Non posso accettare che quando circoliamo nelle nostre città ci sembra di essere, e mi è capitato nel centro di Milano, in una città africana e non in una città europea per il numero di stranieri che ci sono". Dentro c'è il superficiale disprezzo di Silvio Berlusconi per tutto quello che non gli serve. E l'Africa non gli serve, quindi non la conosce, quindi la disprezza. Senza motivo, solo perché è povera.

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5 giugno 2009
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Tino Bedin