Ho dato un'occhiata al decreto del 28/11 del Governo per affrontare la crisi e ho dovuto registrare la vacua polemica del PD centrata sull'aumento dell'IVA sui servizi di pay-tv. Sarà anche un "tiro" di Berlusconi alla concorrenza (niente di nuovo in materia, purtroppo!), sarà anche un provvedimento impopolare verso gli sportivi, cavalcabile con il potente aiuto di SKY, ma non è certo scandaloso che chi ha soldi da spendere per vedere in diretta le partite di calcio debba pagare l'IVA al 20%. Saranno anche tanti gli utenti di Sky, ma non credo che siano quelli che non arrivano a fine mese... E se fosse così, chissà che si sveglino e chiudano il televisore, una buona volta!
Quello che è nettamente più scandaloso, invece, mi pare che sia l'agevolazione del rientro in Italia dei capitali (ancora una volta) e il blocco (retorattivo!!!) degli sgravi fiscali sugli interventi di risparmio energetico: questo va a colpire quei cittadini volonterosi che, fidandosi di una legge dello Stato, si sono imbarcati in notevoli spese d'investimento (ma non si volevano favorire gli investimenti e l'occupazione?) per ridurre i consumi energetici della loro casa e quindi dare anche una mano all'Italia a rispettare gli impegni di Kioto.
Come si fa a credere in uno Stato che si rimangia gli impegni presi? C'è da aspettarsi anche il taglio delle pensioni? Ma non si era fatto la battaglia al governo Prodi per l'aumento delle tasse?
Come vedi ci sarebbero ben altri argomenti, molto più seri, da sostenere contro il provvedimento del Governo e non solo argomenti ambigui, che rischiano di sembrare bassa demagogia.
Questa situazione del PD lascia molto perplessi molti di noi. L'UDC ha fatto dei passi avanti da un po' di tempo a questa parte, almeno così sembra. Noi invece, da quando abbiamo imbarcato i radicali alle elezioni, siamo sempre più sbandati: cosicché in molti rimpiangiamo la Margherita (e forse anche i "compagni" si trovano poco in un partito così...).
Risponde Tino Bedin
Mi sono sentito letteralmente spaesato a seguire i telegiornali. Sentendo per giorni un grande partito popolare come il Partito Democratico che utilizza lo spazio informativo di cui ha diritto per difendere una sola azienda ed una minoranza forte, mi sono chiesto se ero ancora a casa mia, nel mio paese, nella storia del cattolicesimo democratico, a dottrina sociale della Chiesa (e pensavo solo alla mia cultura). Non dico che gli spettatori del calcio in tv non debbano avere avvocati. Ma dal Partito Democratico mi aspetto (e mi sarei aspettato) che lo spazio televisivo sia adoperato prima di tutto per difendere le migliaia di piccole e piccolissime aziende che operano nel campo del risparmio energetico e che hanno magari fatto investimenti per adeguarsi allo sforzo immaginato dal governo di Romano Prodi ed ora si trova senza finanziamenti dalle banche e senza opportunità dallo Stato (che pure le aveva messe nero su bianco in una legge per tre anni); per difendere le centinaia di migliaia di famiglie che pensavano di cambiare le finestre o la caldaia per ridurre i consumi familiari e la bolletta energetica nazionale e il consumo dell'ambiente. Silenzio per giorni.
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