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Cari amici, a proposito del dibattito sugli eccessi dell'opposizione o presunti tali, vorrei ricordare che si può anche non essere d'accordo sulla definizione data da Famiglia Cristiana, che ha definito fascisti i ministri che vogliono schedare i bambini degli immigrati.
Certo uno Stato che mette i militari lungo le strade ed usa le tecnologie informatiche per schedare i cittadini, e non per render loro la vita più facile, assomiglia più ad uno stato di polizia che ad uno stato del welfare.
Tuttavia c'è una cosa che nessun cittadino civile e democratico può dimenticare: se anche si ha simpatia per l'ordine e la legalità più ferrea, non si può dimenticare che la persecuzione degli avversari politici, l'umiliazione e la violenza verso gli oppositori in tutte le sue forme e lo svuotamento del ruolo del Parlamento, sono storicamente i modi con cui il fascismo dispiega la sua forza e diventa regime.
Attenti quindi ai prossimi passaggi sulle riforme costituzionali: hanno già tentato di trasformare il Parlamento in un'inutile assemblea alle dipendenze del capo del governo.
Due anni fa i popolo sovrano ha bocciato quella riforma caotica ed autoritaria. Oggi potrebbero ripresentarla sotto la bandiera del federalismo, ma con l'intento non dichiarato di trasformare le istituzioni in uno strumento alle dipendenze del premier, o leader, o caesar...
Risponde Tino Bedin
L'allarme è giustificato e l'attacco a Famiglia Cristiana da parte della Destra lo conferma.
Un altro segno di allarme - sempre in questa vicenda - viene dalla distinzione non richiesta e non necessaria da parte della Gerarchia ecclesiastica nei confronti di Famiglia Cristiana: le centinaia di migliaia di lettori che ritirano il settimanale dei Paolini nella loro chiesa sapevano benissimo anche prima che Famiglia Cristiana non è "organo ufficiale" né del Vaticano né della Conferenza episcopale italiana. La precisazione non necessaria rivela una convinzione diffusa nell'opinione pubblica in questo momento: "non disturbare il manovratore" che ha ricevuto l'investitura popolare.
Un terzo segnale di allarme - ancora nella stessa vicenda - viene dal "rumore" che ha fatto Famiglia Cristiana, mentre il Partito Democratico fatica a farsi sentire e - specie in questi giorni - sembra alzare la voce solo al proprio interno, invece che verso l'esterno.
So che non è facile fare opposizione. So che ancor più difficile è rassegnarsi all'idea che questa opposizione durerà - ben che vada - cinque anni. Eppure per il Partito Democratico questa è anche l'unica risorsa che ha: cinque anni a studiare soluzioni alternative, a condividerle con i cittadini, a dimostrare che l'Italia andrebbe meglio se ci fosse Veltroni al posto di Berlusconi, a credere insomma che l'opposizione non è rassegnazione alla sconfitta ed attesa del cadavere del nemico stando seduti in riva al fiume.
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