Il concetto di "saggezza e stoltezza, agli occhi di Dio": "In quel tempo - scrive l'evangelista Matteo - Gesù disse ai suoi discepoli: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, noi abbiamo profetato nel tuo nome e scacciamo demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome. Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti: allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti, e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile ad un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande" (Mt 7,21-27).
È la risposta di Gesù al nostro modo di vivere il Vangelo a fior di pelle, superficialmente.
E, quando la nostra vita cristiana è superficiale, assomiglia tanto a quella casa costruita sulla sabbia. Basta poco per spazzare via il nostro rapporto vivo con Dio (mons. Antonio Riboldi, 1 giugno 2008).
Ho pensato a questo brano, dal Vangelo di Matteo, leggendo il sondaggio che Famiglia Cristiana ha pubblicato nel n.30 luglio 2008: “I cattolici? In centro a destra”.
Dal sondaggio IPSOS/Il mondo cattolico e i partiti, emerge che:
- 85 italiani su 100 si definiscono cattolici;
- 1 su 3 è un praticante;
- 1 su 10 è impegnato in attività parrocchiali o di volontariato.
I “cattolici praticanti”, quelli “impegnati” hanno considerato Berlusconi e Casini i paladini dei valori del mondo cattolico.
Alla domanda: su quale forza politica rappresenta più delle altre per gli “impegnati”, i valori dei cattolici:
- PdL: 26%
- UDC: 25%
Alla domanda su quali temi hanno condizionato la scelta del voto dei “praticanti” cattolici:
- I temi economici (salario e precarietà del futuro) per il 56%
- Il tema della sicurezza per il 17.8%
- I temi etici (difesa della vita, aborto…) per il 3.4%
Ma alla domanda se i cattolici praticanti: “ritengono che l’alleanza del PD con radicali abbia allontanato molti elettori cattolici (46%) o creato malumori tra gli elettori cattolici (22%): ben il 68% ha risposto affermativamente!
Come dire, salvata l’apparenza (l’apparato partitico/ideologico), la sostanza è relativa!
Più che gli eletti e i contenuti, conta il contenitore elettorale!
A mio avviso, appare di tutta evidenza un attuale grave pericolo per la Chiesa: più che il temuto relativismo dei valori (già in evidenza nel sondaggio proposto) è la promozione delle religioni a ideologia, segnando la sorte dei popoli in feroci contrapposizioni; come le rovine prodotte dalle ideologie/dittature nel secolo scorso.
Fede e valori etico/religiosi sostituiti dal relativismo religioso, dal fanatismo acritico, da surroghe ideologico/ritualistiche compulsive (riti e croci celtiche, il ritorno del dio sole, del dio Po), rigurgiti irrazionali di coscienze manipolate. Il pericolo mortale per la Chiesa è l’approdo dell’elettorato dei “praticanti cristiani” ad un relativismo spirituale fai-da-te, ad uso e consumo di partiti, guru, demagoghi dei bisogni sociali e imbonitori commerciali.
Risponde Tino Bedin
La prospettiva dell'insignificanza della dottrina sociale della Chiesa emerge da un altro dato significativo del sondaggio Ipsos: solo il 16 per cento degli intervistati (quindi appena la metà circa dei cattolici praticanti) ritiene sempre vincolanti le indicazioni del magistero della Chiesa su temi etici, sociali e politici; una fascia ben più ampia (quasi il 40 per cento) si definisce attenta a queste indicazioni, pur senza ritenerle vincolanti, mentre un ulteriore 40 per cento si definisce distante e una fascia minoritaria (9 per cento) le giudica in modo fortemente critico.
C'è anche da segnalare che cresce la fiducia dei cattolici verso il Partito Democratico: il 28 per cento di essi, infatti, risponde positivamente alla domanda se il partito di Walter Veltroni sia capace di rappresentare i loro valori e le loro opinioni. Un anno fa era il 22 per cento a dare questa risposta.
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