Elezioni politiche 2008
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Milano, 16 marzo 2008

Il 13 aprile con pazienza andrò a votare
Invece che una campagna elettorale ci tocca un derby
Qualcosa di nuovo adesso serve per evitare Berlusconi all'Italia

A sentire il De Rita dell'ultimo rapporto Censis siamo giunti alla "desublimazione": le stelle son lumini, il popolo una moltitudine, la famiglia un contenitore, il lavoro un optional, l'etica e la cultura un fastidio. La gente aspira solo alla "presenza", a salutare con la manina durante la "pièce".
E la politica? Rotola nella banalità.
Ve le ricordate le infuocate campagne elettorali del '94 e del '96 (e, in parte, anche del 2001 e del 2006) per abbattere il Caimano? Scordatevele. Ora tutto è diverso, siamo al derby degli Oni (nè Ini nè Otti possono rovinare lo spettacolo). Silvio Oni, il padre della Tv commerciale, contro Walter Oni, il figlio della Tv pubblica (in senso letterale, il padre di Walter è stato il primo direttore del tg Rai). Cieli azzurri contro colline verdi. Oni 1 e Oni 2: diversi ma anche uguali. Tutte e due specialisti nello spin, nel dare l'effetto alla palla. Tutte e due capaci di parlare in apnea per un'ora e mezza del Buonsenso Assoluto.
Avete visto le liste? Premesso che la legge elettorale è un porcellum, l'elezione una designazione, il parlamentare un travet (altre tre desublimazioni), vi si trovano figli di papà, segretari zelanti, intellettuali marginali, donnine sciape e pure lo scienziato amorale, la signora col cilicio (ma è una riconferma) e, belalì, la mia prof di greco nominata in Magna Grecia (ovvero in Calabria - Senato n.3).
E avete seguito la splendida traiettoria della Rosa bianca (quella falsa)? Savino Pezzotta, l'amico dei preti, è finito con Totò Cuffaro, l'amico dei mafiosi...dal family day alla festa coi cannoli...
Un milanesone del '600, Carlo Maria Maggi, l'inventore della figura di Meneghino, scriveva "Ghe voeur pazienza e compatiss" e anch'io, per l'ennesima volta, avrò pazienza e compatiss. Quindi tra un mese andrò regolarmente a mettere le mie due X . Però non ditemi che è una cosa seria. Non ditemi niente, per favore, proprio niente.
Lasciatemi sulla panchina - va di moda, la panchina... - a respirare l'arietta e imparare dal fiore l'antidoto alla melanconia.
Fiorire - è il fine ...
Colmare il bocciolo - combattere il verme -
ottenere quanta rugiada gli spetta -
regolare il calore - eludere il vento -
sfuggire all'ape ladruncola -
non deludere la natura grande che l'attende proprio quel giorno - essere un fiore, è profonda responsabilità.
(Emily Dickinson)
Saluti graffianti come il rastrello del giardiniere.

Giovanni Colombo

Risponde Tino Bedin

Capisco che è difficile entusiasmarsi: sia a causa della legge elettorale, sia per la delusione nel centrosinistra di non essere comunque riusciti a conservare la guida dell'Italia. Non per questo è il caso di generalizzare, altrimenti - come direbbe Fini - tra originale e fotocopia la gente che se ne intende sceglie l'originale. La scelta di messaggio da parte di Veltroni è indubbiamente difficile per l'elettore dell'Ulivo: mette tra parentesi un'esperienza che tra il 1995 e il 2006 ha creato speranze, rabbia, resistenza.
Con la consapevolezza che qualcosa di nuovo adesso serve per evitare Berlusconi all'Italia, non accontentiamoci di votare; la pazienza non è una virtù quando bisogna fare gol.

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di-596
22 marzo 2008
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Tino Bedin