Elezioni politiche 2008
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Camposampiero (Padova), 9 febbraio 2008

Una sollecitazione al Partito Democratico
Ecco un calendario per la scelta diretta
dei candidati al Parlamento

C'è un'opinione pubblica che e potrebbe disertare le urne se non viene coinvolta prima delle elezioni

Pur rendendomi conto della ristrettezza dei tempi a disposizione e della complessità del momento politico, considero tuttavia anche l'attuale stato d'animo che si coglie nei cittadini rispetto alla chiamata alle elezioni e confermo la proposta di adottare criteri nuovi nella scelta dei candidati e di fare elezioni primarie.
Mi permetto anche di suggerire un'ipotesi di procedura a tale scopo:
- ottenuta dalla Direzione nazionale la garanzia che una quota rilevante (il 90%?) delle candidature del Veneto sarà espressa direttamente dagli aderenti al P. D. del territorio,
- stabiliti da parte del partito regionale i criteri da rispettare per le candidature,
si potrebbe:
1) lasciare a disposizione una decina di giorni per la formalizzazione delle stesse da parte dei potenziali candidati (entro il 20 febbraio);
2) riservare qualche giorno all'organo politico regionale per esaminare le candidature pervenute e la loro corrispondenza ai criteri stabiliti;
3) fissare per venerdì 29 febbraio, sabato 1 marzo e domenica 2 febbraio le giornate nelle quali, nelle 7 province o in quelle che fanno propria l'idea, si effettuano le primarie da parte di chi ha votato il 14 ottobre o nelle elezioni per i Coordinamenti di Circolo.
Resterebbero dieci giorni per il lavoro delle Direzioni regionale e nazionale per la composizione definitiva delle liste.
A mio avviso, una tale possibilità susciterebbe tra moltissimi cittadini quella passione civile che consentirebbe un positivo risultato del pur gravoso, ma molto significativo lavoro richiesto.

Dino Scantamburlo
consigliere provinciale Partito Democratico

Risponde Tino Bedin

Con la concretezza che contraddistingue la sua attività politica, Dino Scantamburlo dimostra che non ci sono impedimenti di calendario per coinvolgere i cittadini nella indicazione dei candidati. Certo le difficoltà non sono solo di calendario e chi non vorrà procedere con questo sistema ne troverà di sicuro e anche fondate. Ci sono però situazioni nelle quali le difficoltà vanno messe in conto per superarle non per farsene sconfiggere. Quella che viviamo è una di queste situazioni: da una parte c'è il cambiamento dello scenario politico (si torna ai partiti, dopo il periodo delle coalizioni), dall'altra c'è un'opinione pubblica che ha visto che il voto non basta e che potrebbe disertare le urne se non viene coinvolta prima delle elezioni.

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di-594
17 febbraio 2008
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Tino Bedin