Petrolchimico Marghera
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Fiesso d'Artico (Venezia), 19 novembre 2007

Potrebbe ospitare progetti ambiziosi
Immaginiamo tutto il Petrolchimico
coperto da pannelli solari

Sostituire uno spazio umano è quasi impossibile: sarà comunque finto

Abbattere il Petrolchimico è un'esigenza. È un'area di 2.200.000 metri quadrati. Per farlo sarebbero necessari più di 5 anni e un numero di persone sicuramente maggiore rispetto a quelle che potrebbero perdere il posto da questa chiusura. Naturale che ci siano persone poco apparentate con questa attività, ma esistono realtà limitrofe che potrebbero assorbire tranquillamente dei bravissimi tecnici.
Adesso, giocando con tanta fantasia, immagino di coprire, a debita altezza, con pannelli solari la superficie. Sotto mi rimane a disposizione tutta l'area su cui posso mettere la centrale che dal carbone ricava idrogeno (tecnogia italiana già disponibile) per avere energia di sera. Mi rimangono 2.000.000 di metri quadri per tutte le attività preziose che hanno futuro: chimica pulita (ex plastica dal mais), turismo, Fiera regionale, Città della Moda.
ecc. Quando cominceranno a ragionare seriamente sul nostro futuro, spegnendo il Petrolchimico e le centrali a carbone; la maggior parte di energia prodotta va a finire in laguna sotto forma di acqua calda. Dalla loro costruzione nessuno ha voluto con queste acque riscaldare Marghera,Venezia,Mestre. Di questi sprechi chi risponde?

Orlando Masiero

Risponde Tino Bedin

Non solo questo si può immaginare. Con minore fantasia il suo destino potrebbe essere quello di una "città giardino": ci sono già le villette liberty, le grandi strutture industriali che fanno gola ai costruttori edili, la darsena che è perfetta per accogliere un grande albergo con porticciolo. E allora, dove finiscono i "grandi" progetti?
Inventare uno spazio umano è molto difficile. Sostituirlo quasi impossibile. Sarà comunque finto.

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di-587
19 novembre 2007
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Tino Bedin