Immigrazione e cooperazione
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Milano, 17 giugno 2007

Per frenare l'immigrazione esiste una soluzione
Sostenere lo sviluppo economico
nei paesi di provenienza

La solidarietà non basterà: serve un governo mondiale del lavoro

Ogni volta che in Italia un immigrato è coinvolto in vicende di cronaca nera si alza il coro di quanti invocano regole e limiti più stringenti ai crescenti flussi migratori nel nostro Paese.
Chi conosce bene le realtà di provenienza dei nostri immigrati sa bene che invece si può fare ben poco per arginare in Italia un flusso che anzi andrà aumentando sempre di più nei prossimi anni. Molto invece si può - e si deve fare - per impedire che decine di migliaia di persone abbandonino a malincuore il proprio Paese che non è in grado di offrire opportunità lavorative per venire in Europa.
Sempre più spesso la mèta è l’Italia, dove sperano di poter trovare un lavoro, ma sappiamo che spesso questa aspirazione viene disattesa dalla realtà. Perù, Montenegro ed Ecuador sono tra i principali Paesi di provenienza dell’immigrazione in Italia ed è per questo che sono stati scelti dalla storica Ong Covs per avviare dei progetti di sviluppo di piccole attività artigianali ed agricole in loco in modo da offrire a molte persone, nella propria terra di origine, quelle opportunità di lavoro che in Italia non troverebbero. Dopo un attento lavoro di ricerca ed analisi dei bisogni locali abbiamo messo a punto alcuni interventi di sostegno allo sviluppo di piccole imprese artigianali, agricole e cooperative, che daranno lavoro a decine di persone in Ecuador, al confine con il Perù ed in Montenegro. Abbiamo il pieno sostegno delle Istituzioni locali e dei membri adulti delle comunità che non sono affatto contenti di dover abbandonare la propria terra per venire in Italia in cerca di fortuna. Fortuna che sempre più spesso da noi non trovano.
Covs è tra le 20 organizzazioni non profit che hanno finora ottenuto la certificazione rilasciata dall’ Istituto Italiano della Donazione (promosso da Sodalitas- Assolombarda). Covs esporta da 40 anni la cooperazione italiana nel mondo.

Covs

Risponde Tino Bedin

La creazione di nuove condizioni di equilibrio sarà indubbiamente il risultato di una serie di azioni congiunte, alle quale partecipano con merito ed indubbi risultati anche le organizzazioni non governative specializzate nella cooperazione allo sviluppo. Nelle opinioni pubbliche va tuttavia promossa la consapevolezza che la generosità non bastareà da sola per raggiungere l'obiettivo. Alla globalizzazione dei profitti deve affiancarsi un governo globale dell'economia e del lavoro, di cui non si vede traccia, anzi. Organismi come il Fondo monetario internazionale e il Wto tuttora agiscono considerano il capitale umano come strumento dell'economia con tutte le conseguenze che vediamo, ad esempio in Cina ed in India: qui abbiamo due grandi economie che competono a livello globale e centinaia di milioni di poveri che guardano fuori dal "miracolo" che non li riguarda.

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di-577
5 luglio 2007
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Tino Bedin