Sicurezza stradale
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Teolo (Padova), 25 aprile 2007

I giovanissimi e l'auto
Alcol, stanchezza e la voglia matta della velocità
Il "mercato" va responsabilizzato nel cambiare offerta ai giovani

Inizia oggi la settimana mondiale della sicurezza stradale e ci sembra giusto ricordare ai lettori alcuni dati sull'estrema pericolosità, soprattutto per i giovanissimi, della guida nelle ore notturne, complice la stanchezza e l'abuso di alcol. Queste due cause di morte, per chi guida l'auto o la moto, sono preponderanti su tutte le altre motivazioni ipotizzate dagli inquirenti e dai periti delle assicurazioni. Purtroppo anche questo fine settimana appena trascorso ha visto scorrere sulle nostre strade il sangue di molte giovanissime vite.
Perché accade tutto questo ? Una serata con gli amici, la musica ad alto volume, il ballo, la stanchezza, un bicchiere in più, la voglia di correre, il disprezzo del pericolo, un'auto troppo potente, una parola detta al compagno seduto sul sedile posteriore, l'accensione di una sigaretta, uno sguardo all'amica, il caso, ecc. Queste sono solo ipotesi, la verità su molte morti non la conosceremo mai con certezza. Ma alcuni interrogativi li vogliamo esternare.
Perché i locali di divertimento aprono così tardi e chiudono alle prime luci dell'alba? Perché continuiamo a vendere alcolici, soprattutto ai minorenni, durante le ore notturne? Perché non rendiamo più difficile il conseguimento della patente, con un periodo di rodaggio che contenga regole severissime? Perché ai neopatentati non vietiamo le auto di grossa cilindrata? Perché non rendiamo più sicure le nostre strade? Perché non impieghiamo più forze dell'ordine nel monitorare le discoteche, le strade e i luoghi di divertimento nelle ore notturne?
Insomma qualcosa in più dobbiamo fare per tentare di salvare le giovanissime vite dei nostri ragazzi.
Oggi, in concomitanza con la "Settimana mondiale della sicurezza stradale", sono stati diffusi i dati dell'Aci sugli incidenti stradali che riguardano i giovani dai 15 ai 25 anni. Le cifre sono drammatiche. Ogni anno nel mondo muoiono a seguito di incidenti stradali, circa 2 milioni di ragazzi dai 15 a 25 anni. Insomma 4 morti sulla strada su 10 sono giovanissimi. E tra loro, una dato che ha stupito l'uomo della strada, le femmine sono in maggioranza, cioè il 56%. Solo in Italia lo scorso anno sono morti tra le ore 20.00 e le 6 del mattino 5.400 giovani dai 15 ai 25 anni e i feriti sono stati 25.700. E in questa fascia di età 1 su 5 sono stati i ragazzi coinvolti in incidenti gravi, il che la dice lunga sul tipo di guida dei giovanissimi.
I sociologi dicono che essi non temono la morte e che disprezzano il pericolo o disattendono le raccomandazioni dei genitori e degli adulti. Sarà anche vero, ma noi adulti siamo sicuri di fare tutto il possibile per frenare queste cosiddette stragi del sabato sera? I sociologi ci suggeriscono di raccomandare ai nostri figli di guidare con prudenza, di non bere alcolici prima o durante la guida, di non fare le ore piccole, di far guidare il compagno che è stato indicato come astemio prima della serata, di riposarsi se si è stanchi ecc. Ma qualcuno si domanda se queste nostre raccomandazioni saranno ascoltate e se avremo detto la cosa giusta ai nostri figli.
Quanti se e quanti ma. E la Scuola cosa fa per educare i giovanissimi ad un corretto comportamento durante la guida? O siamo noi, forse, che diamo tutto per scontato. Forse pensiamo che i nostri figli, al contrario di noi, che siamo cresciuti con la bicicletta o al massimo con la Cinquecento di papà, siano a conoscenza di molte più cose sulla vita e sui comportamenti sociali di quanto noi possiamo immaginare.
Certo qualcosa si sta facendo ma è ancora troppo poco. Ben venga la legge, attualmente in Parlamento, che modifica il codice della strada, con riferimento alla guida in stato di ebbrezza e ai comportamenti dei giovanissimi in auto. Ben vengano i Regolamenti comunale e regionali - la Regione Veneto ne ha uno in gestazione - e altrettanti sono all'esame di Amministrazioni comunali nel Veneto e altrove, ma soprattutto è importante aumentare i controlli delle forze dell'ordine sulle strade, - 200 mila controlli all'anno sono pochi in rapporto ai 4 milioni che si fanno in Spagna -davanti alle discoteche e regolamentare, da subito, la vendita degli alcolici per i giovanissimi nelle ore notturne. Insomma se le leggi esistono devono essere fatte rispettare, se non ci sono o devono essere modificate lo si faccia al più presto. Forse non si risolverà tutto, ma anche una sola giovane vita salvata è importante.

Gianni Genghini

Risponde Tino Bedin

Dal parlamentare all'assessore comunale al commercio: tutte le istituzioni sono chiamate ad una scelta tra la sicurezza e la "libertà" d'impresa.
Quest'ultima si può continuare a difendere con molte ragioni, alcune delle quali indubbiamente fondate, ma le cifre del disastro stradale perpetuo dicono che occorre richiedere un "sacrificio" ad alcune di queste ragioni: ridurre l'apertura dei locali nelle ore notturne, riorganizzare il divertimento giovanile, puntare su altre forme di aggregazione. Difficile? Non ho dubbi. Possibile? Anche in questo caso non ho dubbi: il mercato è maestro nel creare "bisogni"; dovrebbe impegnarsi a creare bisogni alternativi al disastro stradale.

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di-574
1 maggio 2007
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Tino Bedin