Stiamo assistendo ad una progressiva caduta di consenso del Governo Prodi. Il clima che si respira intorno a Prodi è analogo a quello di dieci anni fa oggi. Anche allora l'esecutivo era alle prese con una difficile manovra finanziaria. Anche dieci anni fa ci furono una finanziaria dura, un calo di popolarità e fischi.
A differenza del 1996, primo governo dell'Ulivo, non c'è però un senso di sostegno da parte degli stessi elettori del centrosinistra. Le voci a favore non si sentono o sono assi flebili; sembra che davvero tutti si sentano colpiti da questa Finanziaria.
Riccardo Bianchin
Risponde Tino Bedin
Concordo con la descrizione sul "clima" fatta dal lettore. Eppure la situazione non è esattamente tale da determinare questo clima. Evidentemente ci sono fattori che più di altri riescono ad influenzare il clima sociale e politico. Evidentemente riescono a farsi sentire soprattutto categorie e settori che attraverso la legge Finanziaria sono chiamati a contribuire più equamente al bilancio della comunità. Meno influenti risultano coloro che da questa redistribuzione hanno un vantaggio.
E allora, descriviamo questa situazione con particolare riferimento alle tasse.
Intanto un dato statistico generale: non è vero che l'Irpef aumenta, diminuisce per 500 milioni.
Le aliquote sono di nuovo cinque: 23% fino a 15mila euro; 27% fino a 28mila; 38% fino a 55mila; 41% fino a 75mila, 43% oltre 75mila. Rispetto alle aliquote in vigore quest'anno vengono favoriti i redditi fino a 40mila euro con aumenti di tasse sopra questa fascia.
La reintroduzione delle detrazioni al posto delle deduzioni e, soprattutto, degli assegni famigliari, eleva, di fatto la soglia più in alto. Gli assegni privilegiano i redditi bassi; per le famiglie numerose sono previsti con moltiplicatori che rendono possibile un assegno fino alla soglia di 95 mila euro.
Il taglio del cuneo fiscale, punto qualificante del programma del centrosinistra, per i lavoratori è espresso proprio dalle nuove aliquote Irpef e dalle detrazioni per le famiglie numerose.
Certo la Finanziaria opera per nel 2007 un'azione selettiva sui redditi più bassi ed esclude, di fatto, i lavoratori che hanno stipendi più alti. Le detrazioni di reddito valgono 800 euro per ogni figlio, salgono a 900 per figli con meno di tre anni aumentano di 220 euro per i figli portatori di handicap. Nel caso di famiglie con almeno 3 figli sotto i 26 anni, l'assegno spetta anche per i maggiorenni fino a 21 anni purché studenti o apprendisti. La detrazione viene ripartita al 50% fra i genitori oppure, previo accordo fra mamma e papà, al 100% al genitore che presenta il reddito più alto.
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