Nomadi e Comune di Schio
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Monselice (Padova), 1 novembre 2006

I commenti al "fosso ferma-nomadi"
La "notte delle zucche vuote"
è diventata festa nazionale?

Il diritto di cittadinanza si fonda sulla condivisione delle regole

È notizia di questi giorni che il centrosinistra del Comune dell’Alto Vicentino è in crisi dopo la decisione della Giunta di Schio di scavare un fossato per combattere l’insediamento degli zingari. Nell’occasione Alleanza nazionale pronuncia parole di fuoco: «Tutte le loro belle parole (pronunciate in campagna elettorale) quali integrazione, rispetto e multiculturalismo, trovano il tempo che trovano».
Il sindaco Fabio Conte di Monselice aggiunge le sue riflessioni per rivendicare la giustezza dell’intervento, ricordando i fatti del 2003, noti a Monselice, e invita l’opposizione a «fare i conti con la realtà e con la necessità di risolvere i problemi e arrivare a soluzioni simili. L'obiettivo dell'integrazione accomuna tutti, ma chi amministra deve risolvere la situazione contingente». Appunto con note politiche di azione “Caterpillar-sociale”.
L’ex sindaco di Treviso, Gentilini, rivendica giustamente la paternità dell'idea: «A Schio hanno scoperto l'acqua calda, il fossato l'abbiamo fatto anche noi. Tutti gli altri copiano cose che io ho già fatto. Sono i fossati... come nel Cinquecento contro i barbari. Noi abbiamo i fossati contro gli zingari e i nomadi. È il vangelo secondo Gentilini: lasciate ogni speranza, voi zingari che volete occupare il territorio di Treviso». La notte del 31 Ottobre è appena trascorsa e si è portata via le stravaganze della festa celtica di Halloween (pensate; "All Hallow even", la vigilia di tutti i Santi). In ricordo di quell'antica festa, anche quest’anno hanno danzato spaventose maschere e hanno brillato nella notte spauranti zucche vuote …per far scappare le streghe.
Mi sorprende un pensiero ed è un incubo: il giorno della macraba "festa delle zucche vuote" è diventato, forse, un giorno di festa nazionale?

Gastone Zilio

Risponde Tino Bedin

Il diritto di cittadinanza è all'interno di un patto che comprende anche il rispetto delle regole. Alcune regole non possono essere "piegate" senza che si vada fuori dal patto, ma soprattutto senza che si indebolisca la cittadinanza complessiva: fra queste, le regole sull'uso del territorio. Ci sono comuni in Veneto che stanno vedendo sorgere villaggi di nomadi su terreni agricoli, comprati dagli stessi nomadi. Questo viola il diritto di cittadinanza degli altri abitanti, che rispettano piani regolatori e regolamenti edilizi. La cittadinanza perciò si indebolisce ed un sindaco ha tra i suoi compiti quello di evitare che questo avvenga.

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di-564
8 novembre 2006
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Tino Bedin