Rai e Palestina
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 14 luglio 2006

Perfino l'informazione israeliana è meno partigiana
La Rai è una tv italiana nei servizi dalla Palestina?
Una cultura pericolosa da contrastare

Cari amici, volevo porre alla vostra attenzione un fatto molto grave, cioè sul comportamento della televisione italiana per quanto riguarda le notizie che passa a noi quando parla di Israele e Palestinesi prima e Libanesi adesso. È una cosa veramente pericolosa. A me sembra di guardare la tv israeliana, anzi peggio. Per la mia fortuna pessiedo la parabola e quindi ascolto anche la tv israeliana: vi assicuro è molto più obbiettiva rispetto alla nostra.
Per non parlare dell'inviato della Rai Paliara.
Volevo sentire anche la vostra opinione sull'argomento.

Jamil Gharaba

Risponde Tino Bedin

Ho sollevato lo stesso problema nel mio intervento all'incontro dei padovani con il nuovo ambasciatore palestinese. L'unico punto di vista della Rai appare chiaramente quello americano: è come se le corrispondenze venissero redatte a Washington. La questione va posta sul piano politico, perché a capo del governo italiano non c'è più un "ripetitore" delle parole di Bush.
Ma la questione va posta anche sul piano etico: ad ascoltare molti servizi della Rai dalla Palestina, sembra che le bombe israeliani non producano le stesse tragedie delle bombe lanciate dai nemici di Israele; sembra anche che uccidere un israeliano sia più grave che uccidere un palestine o un libanese: questa è una cultura che occorre assolutamente bloccare; essa ha già tragicamente colpito gli ebrei e non possiamo permettere che si diffonda contro altri.

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di-561
14 luglio 2006
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Tino Bedin