Battaglione San Marco
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 28 maggio 2006

Un Reparto poco noto all'opinione pubblica
L'Italia può essere orgogliosa
del Battaglione San Marco

Le Forze armate sono forze della Repubblica

Caro senatore Bedin, come certamente ricorderà, sono un generale dell'Esercito (ora in pensione).
Nel corso della mia lunga attività professionale ho avuto incarichi di comando molto interesanti. Uno di questi è stato quello di vice comandante del Battataglione San Marco, per ben sette anni (dal 1973 al 1980). Questa è stata l'esperienza che, più delle altre, mi ha gratificato sia dal punto di vista professionale che umano: in questi anni ho imparato veramente molto! È stato per me un piacere lavorare con uomini seri, professionalmente preparati e dotati di elevato spirito di Corpo. Questo è certamente il motivo per cui il San Marco è stato (e lo è ancora oggi) impegnato in quasi tutti gli scacchieri in cui sono presenti le nostre Forze Armate con compiti di "peace keeping" e di assistenza umanitaria. Missioni che il San Marco ha svolto con soddifazione delle più alte autorità militari.
È mia convinzione che questa Unità e questi uomini siano poco conosciuti dall'opinione pubblica. Le assicuro che sono uomini di cui la nazione può esserne orgogliosa, e lo affermo con assoluta certezza, dall'alto della mia esperienza personale.
Il San Marco, inoltre, è un Reparto assolutamente apolitico ed in esso convivono tutte le possibili culture: è parte del cosiddetto "Esercito di popolo". Mi rendo conto che secondo certi luoghi comuni, molto diffusi, esiste la convizione che i militari (e quindi anche il San Marco) sono di "destra", ma le assicuro che ciò non è vero, ed io ne sono un esempio molto vicino.
Non mi dispiacerebbe dialogare, anche pubblicamente, su questo argomento.

Nicola Signore
già vice comandante del Battaglione San Marco

Risponde Tino Bedin

Nella mia attività parlamentare - sia a livello europeo che in commissione Difesa al Senato - ho sperimentato direttamente le convinzioni che il generale Signore si è fatte sulla base della sua attività professionale: le nostre Forze armate non sono assolutamente "di Destra"; sono per loro natura e per convinzione dei loro appartenenti Forze della Repubblica: non a caso uno spirito autenticamente repubblicano come il presidente Carlo Azelio Ciampi nel ripristinare la Festa della Repubblica il 2 Giugno ha anche ripristinato la parata militare come espressione dell'unità nazionale.
Il tema che lei propone però è reale in una parte della società, nello specifico in una parte degli elettori dell'Unione. Sarò senz'altro pronto a pubblicare e commentare opinioni in merito.

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di-555
2 giugno 2006
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Tino Bedin