Elezioni 2006

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Due Carrare (Padova), 12 aprile 2006

Non è credibile la proposta di "grande coalizione"
Il centrosinistra scommetta su se stesso al governo
La sfida non è sulle formule politiche ma sulla vita degli italiani

Ho ascoltato ieri la conferenza stampa del centrodestra e la proposta di Berlusconi, "voto più, voto meno le due formazioni sono alla pari quindi per il bene del paese è necessario un governo di unità per pacificare". La proposta è incredibile e furbesca.
1) Due programmi diversi non possono essere adattati in un attimo con l'accordo dei soli capi. Si dovrebbe votare un'altra volta.
2) Il paese non era alla pari, infatti nelle precedenti elezioni la CDL ha ottenuto il 42,5 per cento dei voti mentre l'Ulivo con rifondazione comunista e Di Pietro superava abbondantemente il centrodestra: solo una legge mal congegnata ha permesso una differenza enorme di onorevoli. Mi domando: come mai il Cavaliere non si è accorto di questa anomalia e ha governato imperterrito senza tenere conto della "im-parità"?
Ritengo pertanto che la proposta, che sembra piena di buon senso, vada respinta e il Centrosinistra scommetta solo su se stesso, superando via via le varie anime e sensibilità interne.
Non è credibile chi ha fatto approvare due riforme istituzionali (la riforma Costituzionale e la legge elettorale) senza cercare l'ampio consenso di tutte le forze in campo. Punto.
Credo che non mancheranno le occasioni per provare sul campo lo smarrito senso dello Stato.

Graziano Burattin

Risponde Tino Bedin

Il futuro dell'Italia non è certo in una marmellata politica che toglierebbe gusto della partecipazione civile a tutti gli italiani, comunque abbiano votato. Con una percentuale altissima di presenza in cabina elettorale i cittadini hanno accettato la essere della "partita": non accetterebbero un risultato a tavolino. Anche chi ha perso vuole togliersi il gusto di vedere se i vincitori ce la faranno.
Naturalmente i contenuti della sfida non sono dentro la politica ma nella realtà degli italiani: lì c'è la partita vera, per la quale serve al più presto che Prodi possa mettere in campola sua squadra.

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24 aprile 2006
di-549
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Tino Bedin