Margherita e Tino Bedin

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 10 aprile 2006

Il servizio nei 12 anni di mandato parlamentare
Quel legame diretto e permanente con gli elettori
Dare voce a chi non ne ha abbastanza per farsi sentire là dove è giusto o necessario

Caro Senatore, a nome di tutto il partito della provincia di Padova, degli iscritti, dei responsabili e mio, Ti esprimo i sentimenti condivisi di grandissimo apprezzamento e di viva gratitudine per il servizio che hai reso nei 12 anni di mandato parlamentare, per lo stile con cui l'hai reso, per la sua efficacia.
Basterebbero le parole di moltissime persone (amministratori pubblici, cittadini) dell'ex collegio senatoriale della Bassa padovana (come pure di quelle dell'alta padovana per il periodo 1994-1996), le quali più volte nelle scorse settimane hanno manifestato rispetto, stima, riconoscenza, spesso amicizia per la disponibilità generosa, la presenza costante, l'interessamento concreto e proficuo che hai profuso per le questioni che stavano a cuore sia agli amministratori dei Comuni, sia ai cittadini.
Ma la Tua pronta disponibilità c'è stata, quando è stata richiesta, anche per i cittadini degli altri territori della provincia di Padova.
Ci sentiamo di affermare che hai interpretato in maniera esemplare la funzione vera e il ruolo specifico del parlamentare di un collegio, poiché sei riuscito a realizzare quel legame diretto e permanente con gli elettori che era nello spirito e nel testo della legge e che era voluto dalla gente e che una auspicata e rapida riforma legislativa vorrà presto - confidiamo in tanti - restituire ai cittadini italiani.
Hai ricambiato la fiducia che i cittadini Ti hanno ripetutamente dato e hai interpretato l'alto ruolo che essi Ti hanno affidato con la correttezza, la discrezione, la puntualità che Ti sono unanimemente riconosciute e con la elevata competenza raggiunta in vari settori. Mi permetto di citare quello delle politiche per l'Europa, dove sei stato anche Presidente della Giunta del Senato per le questioni europee e quello della politica internazionale, oltre ai settori della Difesa e dell'Agricoltura.
Ti siamo grati anche per la sensibilità politica che hai dimostrato al termine di questo mandato, allorché hai posto a disposizione di altri il Tuo incarico, in nome del ricambio e del rinnovamento.
Siamo certi che le competenze e le esperienze che hai acquisito saranno poste a disposizione del partito e che esso saprà utilizzarle per l'interesse comune.
Con cordiale amicizia

Dino Scantamburlo
Coordinatore Provinciale Margherita

Risponde Tino Bedin

Dino carissimo, ti ringrazio della tua lettera; delle parole e del sentimento che la compongono. Per la consuetuedine che abbiamo tra noi due, so la misura delle tue parole e del tuo sentimento: e questo mi rende le prime e il secondo più cari.
Mi ha fatto piacere leggerla qui in Senato, dove sto ordinando proprio le "carte" partite da Padova o lì arrivate, per posta, nella mia valigia settimanale, nelle buste che mettevo da parte nelle tante sere condivise con persone della mia terra.
Ho pensato e penso che la politica (non solo la politica: anche altre cose che ho avuto la fortuna di fare, come il giornalismo) debba dare voce a chi non ne ha abbastanza per farsi sentire là dove è giusto o necessario. Per questo ho collezionato tante "carte padovane" nel mio studio di senatore, poco romano e molto veneto. La stragrande maggioranza di questa documentazione mi rieccheggia parole in dialetto, riflette volti incontrati.
La tua lettera, caro Dino, condivide questa mia attitudine; la conforta. Contiene quindi per me anche il calore di una forte stretta di mano, che mi fa bene nei giorni della nostalgia che inevitabilmente accompagna il cambiamento, anche quando esso è scelto con convinzione e per tempo, com'è per me. Grazie di questo "accompagnamento", che so non limitato ad ora.
Da parte mia confermo a te e, attraverso te, a tutti gli amici della Margherita la disponibilità a continuare nell'impegno per le nostre comunità.

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23 aprile 2006
di-548
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