IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Monselice (Padova), 19 febbraio 2006 |
Continuano i morti per le guerre Senza la pace non ci sarà più "il tempo per il diritto e la giustizia" Un impegno per chi si candida a governare l'Italia |
|
Sta scritto: “Osservate il diritto e praticate la giustizia.
Beato l’uomo che preserva la sua mano da ogni male” (Isaia 56,1-2); “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli ma voi ne fate una spelonca di ladri” (Isaia 56,7); “Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe” (Mt 21,12-13).
C'è uno strano silenzio sulla pace in questa campagna elettorale. Sopraffatti dai dibattiti sullo "scontro di civilità", da irresponsabili atteggiamenti di un ministro del governo Berlusconi, dalle tragiche manifestazioni delle opinioni pubbliche islamiche, cittadini e partiti sembrano incapaci di porre la pace e la pacificazione tra gli obiettivi fondamentali e prioritari del prossimo parlamento e del prossimo governo italiani. Eppure qualche bandiera della pace è ancora alle finestre a ricordare a chi fa politica che il popolo è per la pace, che i cittadini considerano la guerra una strada impraticabile, che i giovani chiedono a chi si candida a governare l'Italia di indicare le condizioni perché l'Italia sia una potenza pacificatrice.
|
|
Partecipa al dialogo su questo argomento |
23 febbraio 2006 di-532 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |