Lo sposalizio Sdi-radicali è stato un errore lasciarlo fare; ci porta o a perdere le elezioni o mettere in piedi un governo estremamente insidiato, e come tale precario, da questi quattro gatti. Se si potesse, li lascerei fuori completamente; per recuperare un 2 un due per cento ne perdiamo un tre dalla Margherita.
Giorgio Franceschetti
Risponde Tino Bedin
Sono d'accordo con te, sia sulla natura dell'alleanza sia sulle conseguenze per la coalizione di Romano Prodi. Fin dall'inizio sono stato tra coloro che hanno alzato la voce contro l'apparentamento dell'Unione con una forza politica ostile ai programmi solidaristici del centrosinistra ed apertamente contraria ai valori della persona umana, che sono parte integrante dell'Ulivo. Allora anche qualche esponente nazionale della Margherita si oppose, poi si trovò la scappatoia dell'ingresso dei radicali per interposta persona attraverso lo Sdi e le opposizioni si sono affievolite; evidentemente con la scusa della non-interferenza negli affari interni di un partito sovrano, come se una coalizione non dovesse preoccuparsi degli alleati di ogni componente.
Quella scappatoia era stata applaudita dai Ds. Questa settimana si stanno accorgendo della conseguenze a casa loro con la perdita di una fetta della classe dirigente, anche storica dei Democratici di Sinistra. Significherà per loro una perdita di voti. Invece che con un pugno di rose si ritroveranno con un pugno di spine. Questo vale anche per la Margherita.
Mi consola il fatto che se siamo incamminati verso il Partito Democratico, almeno i radicali di tutte le colorazioni avranno nel frattempo scelto un'altra collocazione.
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