Venezia Mestre, 25 gennaio 2006

Che vuole che le dica, caro Senatore! Mi chiami pure voltagabbana, ma a me, in questi ultimi giorni, Berlusconi è piaciuto moltissimo. Ho trovato assolutamente irresistibile la sua imitazione di Corrado Guzzanti che imita Giulio Tremonti. Imitazione a parti rovesciate, s’intende, poiché mentre l'inventore della "finanza creativa" sciorina lugubre tutta una sequela di "porca puttana" per via di conti che non tornano, il nostro delizioso "Pallonaro" è tutto un trasudar festoso di gioia e di contento a causa di conti più che mirabolanti.
Eh, sì! È proprio inebriante sentirlo elencare l’infinito numero delle riforme completate e di quelle da completare; dei provvedimenti legislativi approvati e di quelli da approvare, delle grandi opere cantierate e di quelle appena avviate, senza contare la gran copia di convegni, di pranzi di lavoro, di incontri seduttivi ora con Wladimir, ora con George e financo con quel tenero virgulto che è la presidentessa finlandese.
Purtroppo c’è un punto che rischia d’incrinare tanta bella euforia, ed è quando l’ilare “Pallonaro”, s’abbandona a cifre esatte, a percentuali, a sinossi, a scalette, a diagrammi. Qui spesso s’imbroglia, s’impappina, s’impapocchia. E di ciò sono dispiaciuto al punto da offrirmi come promotore di una bella colletta per regalare al Nostro un pallottoliere nuovo fiammante. Posso chiedere anche a lei di concorrere?