Arca del Santo

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Anguillara Veneta (Padova), 26 gennaio 2006

La villa Arca del Santo e l'oratorio di Sant'Antonio
Un bene storico e civile della comunità di Anguillara
Una lezione dalla precedente "sconfitta" degli abitanti

Il 31 gennaio prossimo è previsto il secondo tentativo d'asta per la vendita della villa Arca del Santo di Anguillara ormai chiusa e inutilizzata da oltre tre anni dopo la cessazione dell'attività della Comunità Terapeutica del Centro Padovano Accoglienza. Il rischio è che tutto il complesso, non solo la villa ma anche l'oratorio di S. Antonio, gli annessi e gli spazi circostanti, cada in mano alla speculazione, privando i cittadini di Anguillara dei simboli maggiormente rappresentativi della propria storia. Ricordiamo infatti che:
- la villa, prestigiosa sede in Anguillara della ven. Arca del Santo di Padova, è stata costruita nella seconda metà del XVII secolo all'apice dell'opera di bonifica del Territorio. Oltre a rappresentare il centro amministrativo della Proprietà, ha ospitato nel corso della sua storia personaggi illustri quali il santo Gregorio Barbarigo, il cardinale Rezzonico, in seguito eletto papa Clemente XIII, e papa Pio VI;
- l'Oratorio di S. Antonio annesso alla villa, di antichissime origini, è da tempo immemorabile e per consuetudine destinato al pubblico culto. E' tuttora consacrato e su di esso la comunità di Anguillara vanta i diritti stabiliti da una ininterrotta tradizione secolare, come previsto dai codici del Diritto Canonico e del Diritto Civile;
- agli spazi di pertinenza della villa, delimitati da una mura storica quanto la villa, è sempre stato consentito l'accesso per le necessità legate al culto e alle ricorrenze tradizionali.
Poiché la storia e la tradizione rappresentano per qualsiasi società valori culturali fondamentali inalienabili su cui è basata l'identità della comunità e poiché già una volta Anguillara ha dovuto sopportare il trauma della speculazione sul proprio territorio con la vendita dell'intero territorio ad estranei, si chiede che l'Amministrazione Comunale e le Istituzioni Provinciali e Regionali intervengano per tutelare gli interessi pubblici e impedire ogni speculazione, operando affinché la villa Arca del Santo e l'Oratorio rimangano patrimonio comune, a beneficio della Comunità.

Gruppi consiliari comunali: Democrazia e Partecipazione,
Anguillara Nuova Generazione, Progetto Insieme, Con Anguillara;
Parrocchia S. Andrea apostolo; Associazioni locali: Pro Loco Anguillara, Comitato Taglio, Avis, Aido, Auser, Noi x Voi.

Risponde Tino Bedin

Le motivazioni sono tutte vere e tutte condivisibili. Ricordo anch'io lo sgomento con il quale dovetti raccontare sul settimanale diocesano "La Difesa del Popolo" di un intero paese che non era stato "riconsegnanto" ai suoi abitanti. Ma proprio quella "sconfitta" suona come un campanello di allarme: se allora non fu possibile raggiungere un risultato socialmente ed economicamente così rilevante, sarà possibile ottenerlo su un valore storico e civile? L'amministrazione comunale non ha certo le risorse finanziarie per farsi promotrice di un intervento; può svolgere un ruolodi stimolo e di coordinamento e sono sicuro che lo sta facendo.

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26 gennaio 2006
di-522
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Tino Bedin