Romano Prodi

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Mogliano Veneto (Treviso), 30 novembre 2005

Per superare precarietà ed incertezza
Abbiamo bisogno di mantenere gli impegni
I cittadini riducano la "delega politica"

Gentilissimo Tino, sento forte la precarietà, l'incertezza per la scuola, per le famiglie, per il territorio. Su questo mi sono confrontata con un grande amico, docente a Bologna, e con lui condivido alcune necessità.
Abbiamo bisogno di una prospettiva fondata sulla solidarietà, sul rispetto, sulla capacità organizzativa per un rilancio che tenga insieme le questioni morali ed economiche.
Abbiamo bisogno di ritrovare il gusto di lavorare insieme per un progetto non minacciato continuamente da interessi particolari ma nella realizzazione del bene comune.
Abbiamo bisogno di avere fiducia, concretamente, in una possibilità costruttiva di una legalità diffusa e nel rispetto della nostra Carta costituzionale, in cui le parole lavoro e pace sono un impegno da mantenere.
Abbiamo bisogno di mantenere gli impegni.
Per tutto questo, e nella convinzione che non sia un uomo solo a poterlo realizzare ma che sia importante fare la scelta giusta per poter partecipare a questa prospettiva costruttiva, mi pronuncio a sostegno di Romano Prodi.

Nara Ronchin

Risponde Tino Bedin

Condivido e sottoscrivo. Faccio una sola aggiunta: abbiamo bisogno di noi. La "delega politica" si sta ampliando per molte ragioni (alcune sono contenute nei "bisogni" elencati da Nara Ronchin): questo non aiuterà i cittadini, che potrebbero trovarsi fra non molto del tutto isolati e abbandonati dalle istituzioni. Per questo l'Italia ha bisogno delle sue persone, una per una, una per l'altra.

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1 dicembre 2005
di-516
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Tino Bedin