Legge elettorale

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 16 novembre 2005

Nella legge elettorale in discussione
Inaccettabile l'eliminazione delle preferenze
Con la Destra meno potere economico e meno potere politico per i cittadini

Caro Tino, riprendo il nostro dialogo sulla legge elettorale. Concordo pienamente con te che è del tutto inaccettabile nella proposta del controdestra la mancata possibilità di esperimere preferenze. È su questo punto sopreattutto che dovreste battervi con forza in Senato e far sentire la vostra voce. Anche sugli sbarramenti, che pure ci devono essere, dovreste lavorare. Secondo me è troppo alta la quota del 4 per cento per i partiti che corrono da soli (rappresentanti di minoranze ), e troppo bassa la quota del 2 per cento per partiti all'interno delle coalizioni. Lo so che questo escluderebbe qualcuno, ma a tutto vantaggio della governabilità.

Ubaldo Camilotti

Risponde Tino Bedin

Il lavoro del Senato sulla legge elettorale sarà inutile: la Destra ha deciso di giocare questa carta per superare i disastri che si è combinata nell'elettorato e non cambierà il testo votato alla Camera. È però giusto opporsi, motivare il contrasto, offrire alternative, in modo che quando andranno a votare gli elettorii si ricordino chi - dopo aver ridotto il loro potere economico - ha ridotto anche il potere civile dei cittadini.

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1 dicembre 2005
di-515
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Tino Bedin