Gentile Onorevole, siamo ancora Noi, i contratti formazione e lavoro dell'Inail prorogati
per ben tre volte dalle Leggi Finanziarie.
Nonostante i numerosi appelli inviati, abbiamo riscontrato con profondo
rammarico la bocciatura di tutti gli emendamenti proposti per la
soluzione positiva del nostro contratto. Non sappiamo se questo dipenda
dalla necessità di sveltire l'iter dell'esame in Commissione Bilancio
per poi rivalutare gli emendamenti al Senato, oppure si tratti di una
chiusura definitiva nei confronti della nostra problematica.
Può ben immaginare quale possa essere oggi il nostro stato d'animo.
Siamo molto amareggiati e sfiduciati. Soprattutto considerando il fatto
che la bocciatura apriori delle proposte di conferma dei contratti
formazione e lavoro appare quanto meno discutibile. La nostra
assunzione a tempo indeterminato, infatti, non solo è a costo ZERO, in
quanto il nostro costo è già interamente sostenuto dall'Istituto, ma
risulterebbe addirittura conveniente per la nostra amministrazione, che
andrebbe a risparmiare una somma annuale di circa 250 mila euro quale
contributo per il fondo disoccupazione versato per noi cfl Inail.
Inoltre siamo ormai da tempo ricompresi (nel rispetto dei limiti sempre
più stretti imposti dalle varie leggi finanziarie susseguitesi negli
ultimi anni) nei fabbisogni organici di un Istituto che, annoverato tra
gli Enti "virtuosi", può ben permettersi di confermare il contratto a
600 giovani... prova ne sia che spesso si attinge alle casse dell'Inail
per sopperire ai buchi di bilancio dello Stato!
La preghiamo, pertanto, di fare quanto possibile per impedire che
ancora una volta sia compiuta una sperequazione assurda... e
un'ingiustizia che ci pesa come un macigno!
Dietro i numeri ci sono centinaia di famiglie che hanno bisogno di
stabilità.
In questi giorni si parla tanto di supporto alle famiglie: questo è
sicuramente il primo passo!
Rita Bernaschi, Luca Marchiani Cfl Inail
Risponde Tino Bedin
In commissione Bilancio al Senato la maggioranza si è ben guardata dal toccare la proposta fatta dal governo; aspetta che Tremonti prenda l'iniziativa per quando la legge sarà all'esam dell'Aula, magari chiedendo il voto di fiducia. Proprio questo percorso parlamentare poco trasparente sta facendo naufragare molte attese di cittadini: la mia sensazione è che sia difficile un ripensamento da parte del governo Berlusconi.
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