Mons. Dionigi Tettamanzi

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Monselice (Padova), 13 novembre 2005

Riflessione del cardinale Dionigi Tettamanzi
Carità, “frontiera avanzata” della Chiesa
Una spinta all'impegno politico personale

Cari amici, vi segnalo un'interessante riflessione del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, in un messaggio del 6 novembre scorso per i la Giornata diocesana della Caritas Ambrosiana.
L'arcivescovo richiama il precetto evangelico della carità, la “frontiera avanzata” della Chiesa. È un richiamo:
- a dare alla nostra fede il volto, la “qualità umana” alle relazioni e onorare il primato di ogni persona umana e la sua infinita dignità;
- a vivere in profondità ogni incontro tra persone, saper stare con il povero, il malato, lo straniero, l’emarginato, facendogli spazio nel proprio cuore, nel proprio tempo, nella propria casa, nelle proprie amicizie, nella propria città, nelle proprie leggi;
- a combattere con coraggio la buona battaglia dell’affermazione dei diritti fondamentali di ogni uomo e di tutti gli uomini, perché ciascuno abbia le condizioni culturali, sociali, economiche e politiche per vivere secondo la dignità di persone.
Si tratta di una proposta formidabile di animazione sociale e di impegno politico.
Mons. Dionigi Tettamanzi invoca la “Chiesa delle beatitudini”, la Chiesa della carità:
- una Chiesa povera e amica dei più poveri, attenta e accogliente verso ogni persona nel bisogno e verso ogni forma, antica o nuova, di povertà;
- una Chiesa che alla violenza risponde con la forza di un amore senza riserve;
- una Chiesa che non si stanca mai di denunciare ogni violazione della dignità della persona e che proclama con coraggio di fronte ai piccoli e ai potenti i diritti degli uomini, dei popoli e delle nazioni;
- una Chiesa disponibile e aperta ad ogni sana collaborazione con i responsabili della cosa pubblica, unicamente preoccupata del bene di ogni persona e dell’intera società.

Gastone Zilio

Risponde Tino Bedin

"Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli": questa citazione del Vangelo di Matteo, che mons. Tettamanzi riporta nel suo messaggio (si trova nel sito: www.chiesadimilano.it), dà alla carità anche la dimensione pubblica, che i cristiani sono chiamati ad esprimere sia come "forza missionaria" sia come azione per il bene comune, cioè come azione politica. Dice l'arcivescovo di Milano che "è proprio il realismo tenace con cui la carità cerca il bene di ogni uomo a richiedere che l'attenzione all'altro e l'amore preferenziale per il povero rivestano anche i panni dell'animazione sociale e dell'impegno politico". Mi auguro che partendo da qui crescano nelle comunità cristiane vocazioni alla politica e determinazione a restarvi.

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15 novembre 2005
di-506
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Tino Bedin