Legge elettorale

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 12 ottobre 2005

Con sbarramento e premio di maggioranza
Anche dal sistema elettorale proporzionale
possono nascere coalizioni solide

Scompare il rapporto diretto con il territorio

Caro Tino, sto seguendo il dibattito sulla legge elettorale. Non riesco a capire come non sia possibile fare una riforma elettorale degna di un paese civile!
Non entro nel merito se sia o no il momento giusto per fare una riforma elettorale, di sicuro a me sembra che il sistema proporzianale sia il più corretto e democratico. Infatti è evidente che con il sistema maggioritario si può avere la maggioranza dei seggi, ma non quella dei voti. Ma soprattutto quello che non va nell'attuale sistema maggioritario è l'assoluta impossibilità di sceglier il candidato che "costringe " molti a votare scheda bianca!
In questo senso non c' è dubbio che non è accettabile una proposta (come è quella avanzata dal centro-destra) con liste bloccate: una volta ripartiti i seggi proporzionalmente ai voti ottenuti i candidati vanno scelti in proporzione ai voti di preferenza ottenuti! Io credo che non sia impossibile modificare la proposta attuale in questo senso.
Circa gli altri apetti importanti: durata dell'esecutivo, governabilità, ecc. credo che sia possibile ottenere risultati migliori di quelli ottenuti con l'attuale sistema prevedendo quanto segue.
1) Indicare chiaramente i partiti che costituiscono le coalizioni; ogni colaizione deve indicare il proprio leader.
2) Asseganre un premio di maggioranza alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa.
3) Stabilire due tipi di sbarramento:4 per i partiti all' interno delle coalizioni; 2 per cento per i partiti che "corrono" da soli fuori da ogni coalizione. Ovviamente i voti dei partiti di una coalizione, che non raggiungano il 4 per cento, vanno ripartiti solo all'interno della coalizione di cui il partito fa parte!
I seggi vanno poi assegnati ai singoli candidati all'interno dei vari partiti in proporzione alle preferenze ottenute.
Come vedi questo tipo di sbarramento garantisce sia la presenza in Parlamento di formazioni numericamente minori come le minoranze linguistiche, sia l' impossibilità che una miriade di "partitini", condizioni una coalizione fino al punto di rendere di fatto ingovernabile il nostro paese come realmente successo in Italia sia con governi di centro-sinistra che di centro-destra.

Ubaldo Camilotti

Risponde Tino Bedin

La legge elettorale proposta e votata dal centrodestra è quella che è: non ha le preferenze, ha sbarramenti alti e quindi preclude le minoranze; non è stata pensata per governare ma come strumento di predeterminazione di una condizione favorevole per l'attuale centrodestra. Bastano questi elementi, a mio giudizio, per dire che non è una buona legge. Aggiungo che elimina il rapporto tra eletto e territorio: i cittadini non avranno più una persona fisica cui chiedere conto, ma un partito impersonale. Fra tutti i difetti, questo mi sembra quello che più interessa ai cittadini.

    Partecipa al dialogo su questo argomento

12 ottobre 2005
di-493
scrivi al senatore
Tino Bedin