Cadoneghe (Padova), 10 ottobre 2005

Caro Tino, ho letto la tua Lettera dal Senato relativa alle Primarie.
Non volevo, ma ho deciso che andrò a votare alle Primarie.
Non volevo perchè non riconosco in Prodi un leader, tantomeno il mio leader e perchè non riconosco più il centro-sinistra come fonte di innovazione e risollevamento di questa Italia, distratta da mille cose irrilevanti ed affossata da mille interventi demagocici ed interessati a vicende poco dirette ai cittadini qualunque. D'altro canto come posso pensare di contribuire a mantenere al potere l'attuale clan? Non ci sono, a mio parere, soluzioni soddisfacenti.
Mi auguro che il voto mio, come di tanti altri che so pensarla come me, non sia utile solo a soddisfare uno spirito di rivalsa nei confronti dell'attuale premier-padrone, ma che al contrario sia interpretato davvero come una volontà di esserci, come cittadino e persona pensante, nelle scelte importanti del nostro paese.
Comunque il programma della coalizione sarà più che mai importante: le illusioni di "terre promesse" non sono di alcun interesse e, se dovremo patire, come penso sarà, dovrà esserci l'assicurazione che lo scopo finale sarà concreto e valido per il paese.
I cittadini non servono solo per eleggere a "scranni dorati" i propri rappresentanti, ma devono essere la base di propulsione dalla quale attingere risorse e idee anche una volta terminate le elezioni.