Scuole materne

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Due Carrare (Padova), 1 ottobre 2005

L'arrivo dei finanziamento statali
Le scuole materne e la Provvidenza
Indispensabile cambiare le procedure di erogazione

Egregio senatore, ho ricevuto la sua lettera consolante che ci annuncia il saldo del 2004 (!) e il primo acconto 2005 (!) dei contributi statali alla scuola materna. Però siamo ben oltre la metà del 2005, è finito l'anno scolastico 2004-2005 ed è già cominciato il 2005-2006. Sono stati fissati saldo e acconto; chissà che quanto prima arrivino a Padova e poi a Carrara.
Tutto questo non dipende da lei, ma dai suoi colleghi e dalla difficoltà di reperire le risorse in questi particolari momenti storici. Il Ministero è in difficoltà; il Comune lo è per il passaggio da una amministrazione all'altra; la sola che è stata puntuale è la Regione. Intanto per le nostre scuole paritarie c'è la difficoltà di vivere e far fronte agli stipendi delle insegnanti e del personale.
Quest'anno abbiamo come Parrocchia affrontato la ristrutturazione della scuola e del centro parrocchiale per adeguarci alle nuove normative della legge Moratti ed abbiamo affrontato un costo di oltre 120 mila euro. Per fortuna abbiamo ricevuto un prestito, da rimborsare in tre anni, dal Fondo di solidarietà ecclesiale di Padova.
Comunque grazie del suo premuroso avviso, che ci dà coraggio di vivere, ringrando la Provvidenza che ci sostiene al momento opportuno.

Don Armando Grazioli
parroco di Carrara Santo Stefano

Risponde Tino Bedin

Ribadisco una convinzione che ho già espresso più volte anche agli organi ministeriali incaricati di applicare la legge sulla parità: il problema non è la mancanza di risorse finanziarie; il problema sono le procedure che sono sostanzialmente rimaste quelle che trattavano i finanziamenti alle scuole non statali come erogazioni caritatevoli. Dopo la legge sulla parità, votata dall'Ulivo nella scorsa legislatura, questi finanziamenti sono invece una spesa normale dello Stato per una parte del servizio pubblico che viene svolto dalle scuole paritarie. Mi auguro che ai arrivi a procedure che assicurano fin dall'inizio dell'anno scolastico il finanziamento, o almeno la parte più consistente di esso.

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5 ottobre 2005
di-490
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Tino Bedin