Sono molto affezionato al vecchio percorso della linea ferroviaria Treviso-Ostiglia (io conosco in modo particolare il tratto del Camposampierese) per il
quale da anni si parla di un riordino allo scopo di trasformarlo in una bellissima ciclopista.
Vi sarebbe l'intenzione da parte della Provincia di Padova di acquisire il tracciato e di trasformarlo in una camionabile! A questo proposito vi allego poco più sotto poche righe in merito.
È in corso una petizione on-line per chiedere che tale progetto non abbia
corso e che si torni a parlare di ciclopista. Tale petizione è promossa da
varie realtà culturali, ambientaliste, cicloamatoriali, ecc ecc del Veneto (ma
non solo). Hanno già aderito oltre 3000 persone. Se lo ritenete opportuno
potete firmare anche voi andando sul sito www.fiab-onlus.it, cliccando sul link che
riguarda l'Ostiglia (è chiarissimo) e poi seguendo le semplicissime istruzioni.
Grazie per il minuto che avete "perso" nella lettura di queste poche righe e
grazie soprattutto se contribuirete al tentativo di salvare un patrimonio
straordinario del nostro ambiente rurale.
APPELLO PER LA CICLABILE TREVISO-OSTIGLIA
La Treviso-Ostiglia (MN) è la più lunga linea ferroviaria dimessa nel nostro
Paese. Sono ben 118 km di sedime, ideali per costruirci una ciclopista di
sicuro richiamo per i turisti italiani e stranieri nonché asse strategico di
penetrazione e percorrenza ciclistica attraverso tutto il Veneto, fino quasi al
Po. Il sedime attuale, ancora quasi interamente intoccato, attraversa ben 5
province: Treviso, Padova, Vicenza, Verona e Mantova.
La ciclopista, prevista nel Piano della mobilità ciclabile adottato dalla
Regione Veneto, ora è parecchio a rischio! Infatti la Provincia di Padova
intende acquistare (o lo ha già fatto!) il sedime ferroviario che passa per il
suo territorio per costruirci sopra una strada… camionabile! Tale opera
servirebbe da circonvallazione attorno a Padova e per inserirvi vicino
ulteriori zone industriali e insediamenti commerciali. Inoltre la Provincia di
Vicenza, che ha acquistato anch’essa la parte propria del sedime ferroviario,
sembra attendere le decisioni della vicina provincia per adeguarsi in merito
(ciclopista o camionale). Anche alcuni Comuni hanno acquisito brevi tratti di
sedime ferroviario per destinarlo ad usi quasi sempre diversi da quello
ciclabile. La provincia di Treviso invece ha già realizzato in parte la
ciclopista prevista, che passa all’interno del Parco del Sile, e sta per
iniziare i lavori di completamento dei 12 km che separano la città dal confine
con la provincia di Padova.
Siccome il progetto esecutivo della camionabile è già stato redatto e pare non
vi siano vincoli pianificatori in grado di contrastarlo, da mesi si è
costituito un forte Comitato spontaneo di protesta, composto di varie realtà
ambientaliste e culturali del Veneto e della Provincia di Padova, fra cui
ovviamente anche diverse associazioni FIAB. Il comitato tenta di ostacolare in
tutti i modi la realizzazione della strada ed il relativo scempio ambientale
che comporterebbe.
Andrea Rossanese
Risponde Tino Bedin
Ricordo che proprio lungo il percorso della vecchia linea ferroviaria Treviso-Ostiglia, nel tratto camposampierese abbiamo fatto una domenica di campagna elettorale in bicicletta in occasione delle elezioni provinciali del 1999. Nel programma del centrosinistra c'era - e non solo da allora - l'utilizzo di questo percorso per finalità ambientali e sportive. Ora la battaglia continua.
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