La mia opinione è che i cittadini dovrebbero disertare i prossimi referendum non perché lo dice qualche leader politico o religioso ma perché, parafrasando Wittgenstein che è considerato fra i massimi pensatori scientifici occidentali: "Su ciò che non si conosce ci si deve astenere". Penso infatti che nei passati referendum su divorzio, aborto, nucleare e pochi altri i cittadini capivano il nocciolo della questione e furono sostanzialmente in grado di esprimere una scelta informata nonostante certe strumentalizzazioni politiche, mentre le questioni su fecondazione eterologa e dintorni, così come proposte nell'attuale referendum, sono "inesplicate" e "indecidibili" e per ciò stesso cedono il passo alle strumentalizzazioni più ardite.
Secondo me questa non-competenza dei cittadini si spiega col fatto che la stragrande maggioranza degli scienziati ha venduto sogni anziché fornire informazione scientifica equilibrata e che la stragrande maggioranza dei politici ha fornito di tutto tranne educazione civica e riflessione etica.
Gli scienziati occidentali negli ultimi 20 anni hanno investito ogni risorsa nel Progetto Genoma, perché "tutti sanno che il DNA dell'uomo è come il programma di un computer e che se ottieni la lista completa delle istruzioni codificate nel DNA possiedi le Chiavi della Vita". Ebbene, l'obiettivo Genoma è stato raggiunto 4 anni fa, ma con qualche sorpresa: i caratteri dell'"Alfabeto della Vita" sono sì pochi e arcinoti ma hanno il pessimo vezzo di cambiare di significato a seconda della posizione... Inoltre il "Libro della Vita" racconta tutta la storia in sole due pagine, mentre le altre 98 sono definite "spazzatura" dai medesimi "scienziati", non dai soliti giornalisti arruffoni...
Un gradino più sotto, la stragrande maggioranza dei tecnici è felicissima per questo inaspettato sconto: "solo 2 pagine di manuale da consultare invece di 100" e ora hanno un motivo in più, armati di cacciavite e chiave inglese, per togliere i pezzi "superflui" del DNA in modo da vederci più chiaro.
Qualche genetista più coscienzioso conclude che la Vita resta Mistero e, tutt'al più, avanza il sospetto che le altre 98 pagine di quel libro contengano le note dell'autore, le note del redattore, sommari, indici, rimandi, bibliografia etc., tutta roba essenziale se è vero, com'è vero, che è maturata in 3,5 miliardi di anni di evoluzione e se si vuole evitare di mettere incoscientemente in moto meccanismi autodistruttivi. Qualcun altro segnala che l'8 per cento del DNA "spazzatura" è costituito da retrovirus endogeni, potenzialmente in grado di innescare disastri come l'AIDS; qualcun altro documenta i pericoli a lungo termine degli OGM, qualcun altro segnala i rischi analoghi da trapianti e da cellule staminali eterologhe: sono scienziati di prim'ordine, ma su loro opera una censura implacabile.
Più in generale, nonostante Einstein, Eisenberg, Prigogine e altri abbiano spazzato via dalla Scienza le idee di determinismo e di meccanicismo, gli "scienziati" occidentali continuano a presumere che l'uomo sia come una macchina determinata dalle leggi della fisica e della chimica classiche e che, come tale, l'uomo si possa, anzi, si debba manutendere (curare): ad esempio facendo il "tagliando" (check-up) ogni tot anni, sostituendo i pezzi avariati con "ricambi garantiti", e ancor prima usando i "carburanti" (diete) e i "lubrificanti" (farmaci) raccomandati dalle migliori riviste del settore. La medicina dello sport ha addirittura approntato un vastissimo repertorio di prodotti (droghe) per le macchine umane sportive e i medici dello sport più famosi e strapagati hanno il compito di truccare le macchine umane senza che il giudice di gara se ne accorga.
Ma tutti questi "scienziati" sono impostori e/o criminali?... Mah. Più semplicemente "tengono famiglia" e non hanno saputo o potuto resistere alle lusinghe, alle minacce e ai ricatti dei Padroni dell'Officina Globale. Di certo, oggi, puoi anche avere la testa di un Leonardo, ma se non hai accesso a strumentazione costosissima hai le mani legate. Così, se le tue ricerche non interessano il tuo Padrone o, peggio, danneggiano i suoi interessi, sei fregato. Le biotecnologie (OGM, trapianti d'organo, cellule staminali etc.) rappresentano un giro d'affari molto più ampio di quello dell'industria petrolifera e se per quest'ultima si fanno le guerre tradizionali, per le prime è in atto da decenni una guerra globale, mediatica, dove ci sono da bombardare le teste dei cittadini consumatori. Quest'ultima guerra procede "egregiamente" e infatti il grosso dell'opinione pubblica è perfettamente narcotizzato sotto telequiz e reality show, dunque: "Mucca pazza? SARS? Influenza Aviaria?... tutte montature dei soliti quattro esagitati, nemici del Progresso e affamatori del Popolo"... Largo agli apprendisti stregoni che manipolano OGM, staminali e organi come fossero code di lucertola e ali di pipistrello. In fin dei conti la guerra mediatica è molto meno cruenta di quelle tradizionali, e ci mancherebbe altro: non vorrai mica ammazzare la vacca da mungere?... Sì, è vero, come già in passato, qualcuno dei critici più irriducibili (quelli che non sanno tenere la bocca chiusa neppure dopo essere stati licenziati e ridotti sul lastrico) è stato suicidato: piccolo pedaggio da pagare alla Ragion di Stato, anzi, di Moto (progresso).
E la Politica? La Politica, ancorché praticata oggi da un crescente numero di politicanti, conserva la sana consapevolezza che le spetta l'ultima parola, anche sopra la scienza. Come diceva Clemenceau: "La guerra è una cosa troppo seria per farla fare ai generali". Certo non vorrei essere nei panni di un Politico onesto che oggi chiede un parere sulle biotecnologie agli "scienziati" di cui sopra.
Eppure c'è un bisogno estremo di impedire la disinvolta, incosciente, manipolazione della Vita, ma la Politica è l'arte del possibile, spesso, purtroppo, è il mestieraccio del male minore. Come si può scrivere una legge su materia così densa di Mistero, intricata, fulcro di interessi economici e ideologici? Risposta certamente ardua per ogni Politico, ma una risposta che compete a lui, soltanto a lui.
Duemila anni fa a Gerusalemme, di fronte ad un problema per certi versi analogo, uno cui spettava decidere si comportò da politicante, se ne lavò le mani e ricorse alla soluzione demagogica indicendo il primo referendum storicamente documentato: sappiamo tutti come andò a finire e, soprattutto, siamo in grado di giudicare se la scelta di quell'elettorato fu una "scelta informata" oppure no.
Leopoldo Salmaso
Risponde Tino Bedin
La descrizione è forse un po' unilaterale, ma anch'io credo che gli interessi economici in campo nel settore della biomedicina siano enormi e che questi interessi siano direttamente coinvolti nella campagna referendaria, anche se oneste posizioni di attenzione alle donne e di cura delle coppie infertili ci sono, come ci sono state in Parlamento. Su un punto non concordo con Leopoldo Salmaso: certo io come politico ho preso posizione, votando la legge che introduce regole nella procreazione medicalmente assistita; ritengo però che la decisione non spetti solo alla politica, ma che in materie come questa occorra ascoltare ed ascoltarsi, aiutarsi a decidere e scegliere insieme, nella consapevolezza che insieme potremo anche cambiare in futuro la nostra decisione.
|