Uniti nell'Ulivo

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Villafranca (Verona), 26 maggio 2005

Non è vero che divisi si vince
Prodi affronti il tema del partito democratico
Non appassioneremo gli italiani discutendo di posti alla Camera dei deputati

Cari amici, l'assemblea di questa sera del Comitato per l'Ulivo del Collegio Verona ovest per il rinnovo dei membri di rappresentanza, cade in un momento deprimente, ma politicamente effervescente. D’altronde nel nostro comune gli "illusi" non siamo solo noi, ma pure alcuni partiti storici - ridotti al 3 per cento - che preferiscono lavorare fuori dal Comitato.
Prodi, Rutelli, Fassino e Boselli (ai quali invierò questa mail) si stanno prodigando molto per tramutare le politiche 2006 da una vittoria quasi certa in una cocente sconfitta: bastava stare tranquilli ed evitare la mossa frettolosa e dirompente dell'assemblea della Margherita.
L'auspicio migliore è che la saggezza almeno ci faccia ritornare alle decisioni pre-elezioni regionali: abbandonare il "centralismo politico" di Roma, affidando la delega della decisione per il proporzionale alla libera scelta dei singoli Coordinamenti regionali.
L'intento di una nuova lista Prodi-"Ulivone", o altra denominazione di nuovo Ulivo allargato, può essere la giusta provocazione in la linea con il teorema Rutelli/Marini: divisi e numerosi si vince. Sembra che non sia servita lezione della sconfitta di Rovereto per "dis-Unione" nel centrosinistra! A Catania lo "sconcerto elettorale" di 31 liste ha fatto vincere le liste autonomiste Lombardo e sancire la sconfitta di tutti gli altri da F.I. al centrosinistra di Bianco. Nel Veneto alle regionali si sono presentate 14 liste: il centrosinistra con l'Ulivo in sordina - oppresso da altre 8 liste del nostro schieramento - non ha vinto, però il candidato Carraro ha ottenuto un buon risultato, migliorando di 8 punti rispetto al passato.
Penso che Prodi farà meglio se affronterà "deciso" il Partito unico (eravamo riusciti a convincere Berlusconi!). Il Partito Democratico dell'Asinello (magari con un ramoscello d'Ulivo in bocca), che segni la vera svolta, proponendo un sistema elettorale più chiaro che contenga tutti i valori di giustizia sociale e liberale dei nostri partiti e che punti su un grande progetto politico economico-sociale aperto allo sviluppo sostenibile dell'Europa e dell'area mediterranea (l'antico mare nostrum).
Viva lo spirito e l'aggregazione de L'Ulivo.

Elia Di Giovine
Margherita-L'Ulivo

Risponde Tino Bedin

Ora dobbiamo insieme, in molti, non interrompere il cammino degli italiani verso un governo migliore della loro condizioni di vita e della nostra democrazia. Questo mi sembrava il compito dell'Unione, dell'Ulivo e della Margherita dopo i risultati elettorali alle regionali e alle amministrative; questo mi sembra ancora l'impegno cui dedicarci.
L'accelerazione richiesta da Romano Prodi per la lista unica nel proporzionale della sola Camera dei Deputati; la risposta della Margherita per liste di partito; la proposta di Prodi di una lista ampia comunque destinata solo ad una delle tre schede elettorali e non al futuro Parlamento: su questa materia mon appassioneremo gli italiani; li faremo anzi preoccupare di non avere un'alternativa a Berlusconi. Li appassioneremo se ci sentiranno discutere ed accalorarci su un progetto di società italiana solidale - come dice lei - in Europa ed nel Mediterraneo.
Neppure questo sarebbe un dibattito facile e tranquillo, ma almeno avrebbe per oggetto gli italiani e non i posti alla Camera dei deputati e renderebbe evidente quale dovrebbe essere la effettiva ricchezza delle diversità e delle identità. Per questo lo dobbiamo fare in molti, insieme, come ho detto.

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26 maggio 2005
di-458
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Tino Bedin