Margherita e Iraq

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Selvazzano Dentro (Padova), 21 febbraio 2005

In minoranza la proposta di far restare i militari
La scelta dell'Ulivo sull'Iraq:
esempio di democrazia interna

Se è cambiato l'Iraq, perché non cambia la missione italiana?

Pregiatissimo senatore, volevo esprimere il mio apprezzamento per l'iniziativa di alcuni componenti della Margherita in merito alla possibilità di non votare contro il rifinanziamento della missione in Iraq. Si tratta di una posizione da me condivisa: non si doveva andare in Iraq, ma ormai che ci siamo, la nostra presenza lì può limitare il danno. Non conosco la sua posizione sul punto, quindi temo di approfittare della sua cortesia, ma ritengo giusto che i nostri rappresentanti in Parlamento possano ricevere qualche riscontro dalla base.
Riguarda invece tutti il bel modo, esempio di democrazia interna, in cui, passata in minoranza la proposta, si è deciso di votare compatti in Aula.

Filippo Doni
consigliere comunale

Risponde Tino Bedin

Concordo con lei che - ad di là delle rappresentazioni giornalistiche ed anche di una certa dose di sperimentazione - l'assemblea dell'Ulivo sull'Iraq ed il successivo comportamento nell'Aula del Senato hanno costituito un elemento positivo dal punto di vista democratico.
La mia posizione sul decreto di rifinanziamento della missione militare italiana è del tutto contraria. Mi sono del resto trovato ad esprimere questa posizione sia nelle commissioni Esteri e Difesa che successivamente in Aula come capogruppo della Commissione Difesa e quindi come rappresentante della Margherita su queste questioni. Ovviamente hanno buone fondamenta anche le ragioni di chi - come lei - sosteneva e sostiene la necessità di un cambiamento in considerazione dei cambiamenti che sono avvenuti in Iraq. Ma se davvero la situazione è cambiata, perché la Destra ed il suo governo non hanno minimamente modificato né il contenuto né il finanziamento della nostra missione Antica Babilonia? Perché l'Unione doveva cambiare voto, mentre la Destra non doveva cambiare comportamenti?

    Partecipa al dialogo su questo argomento

27 febbraio 2005
di-433
scrivi al senatore
Tino Bedin