Procreazione medicalmente assistita

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Italia, 26 dicembre 2004

Prevalgono le preoccupazioni di un ritorno indietro
Le difficoltà e le opportunità
di una legge sulla procreazione assistita

Sul cammino della vita è meglio essere in molti


Maria Vittoria Pinna - La ringrazio di cuore per il suo impegno a favore della vita, così importante in una situazione in cui la confusione è all'ordine del giorno, anche per la campagna di disinformazione voluta da coloro che disprezzano la vita, soprattutto di chi non si può difendere. La lascio nella speranza che la nostra civiltà cristiana riesca a reggere l'urto violentissimo del laicismo imperante.

Sandro Merigliano (Codogno, Lodi) - Vorrei sapere da lei cosa avrebbe fatto Maria se si fosse trovata in questa situazione che un certo Gabriele le avesse detto ti dobbiamo fare l'inseminazione artificiale e se poi tu non lo vuoi questo figlio puoi anche abortire in quanto non è ancora un essere umano od anche la cugina Elisabetta? Me lo spieghi con la sua autorevolezza.

Giacomo Stevani (Piacenza) - Ritengo che la nascita di un figlio possa essere un desiderio legittimo e sacrosanto, ma non un diritto da ottenere a tutti i costi e quale aggravio, a spese del contribuente. In virtù anche dell'assunto che vede gli orfanotrofi pullulare di minori in attesa di famiglie disposte ad accettarli.

Vittorio Vigorelli (Milano) - Resto della convinzione che la legge approvata sia sbagliata perché farebbe sì che, nel tempo e passato il clamore ed anestetizzate le coscienze, si arriverà, legge dopo legge e tassello dopo tassello, ad una situazione in cui l'embrione è - e semplifico perché non sono un "tecnico" - un semplice pezzo di ricambio.

Stefano Majerna (Milano) - Purtroppo la sistematica disinformazione ideologica messa in atto da una sparuta minoranza politica ci sta portando incontro ad un referendum dall'esito incerto, proprio perchè i primi ad essere buggerati dalle menzogne sono proprio i cattolici, così come è avvenuto con il referendum sull'aborto. Anche la proverbiale vivacità dei circoli culturali milanesi sembra essersi assopita davanti a questioni così importanti e la gente comune non è in grado di distinguere tra una cellula staminale adulta ed una embrionale. Speriamo di poterla migliorare questa legge, non abrogarla, perciò le auguro buon lavoro per il suo mandato e il suo impegno politico.

Renata Semizzi (Verona) - È così raro, quando si firma una petizione, sentirsi ascoltati: Lei dà un ottimo esempio, e di questo La ringrazio! Grazie anche per le sue parole. Io capisco bene la sua posizione, e capisco quanto difficile sia lavorare in un ambiente come quello politico. Concordo in pieno con ciò che dice: "La vita delle persone (in tutte le sue fasi) è troppo grande e troppo umana per stare dentro una singola legge". D'altro canto sono convinta che sia il più debole ad avere diritto di precedenza e che vada difeso a qualsiasi costo. Perché ogni vita equivale alla nostra e perché è nostro dovere essere voce di chi non ha voce.

G. Cesare Dionisi (Sassari) - La ringrazio della sua risposta e di quanto dice sulla grandezza ed importanza della vita in questi periodi dove invece la cultura della morte sembra dominare sugli uomini e sulle loro azioni. Ne é un esempio eclatante anche la famigerata legge sull'aborto che, benchè contenga anche le linee per venire incontro a chi non vorrebbe metterlo in pratica, é carentissima di mezzi e di forme assistenziali che sarebbero opportune e necessarie per dare la possibilità di portare avanti la gravidanza invece di, alla fine, rimanere "convinti che a farlo sarebbe, quanto meno, il male minore. Una bella vittoria dell'egoismo e dell'edonismo. Quello che ora a me preme circa il desiderio di molti di modificare la legge 40/2004 é il fatto che ne sento parlare, addirittura pontificare, da persone, politici e studiosi, che cercano di convincere la gente che ascolta ad effettuare delle modifiche che saranno peggiorative, della legge e del rispetto della vita, se purtroppo verranno approvate. La preghiera che le rivolgo é che si faccia anche mio portavoce riguardo i diritti dell'embrione: io, sono io fin dal concepimento e non giorni o settimane dopo come ho sentito dire. Abbia, e Dio gliene conceda tanta, la forza di affermare le sue convinzioni anche con quei suoi colleghi che pare ne abbiano altre, delegando la cura delle malattie che ci opprimono allo studio delle cellule staminali "morte" che già hanno dato prova di essere un ottimo veicolo per la guarigione di alcune malattie.

Enrico Monticelli (Fagnano Olona, Varese) - Grazie innanzitutto per aver risposto, è chiaro che per lei la vita è importante fin dal suo nascere. Ribadisco il mio no alla sperimentazione sugli embrioni, per questo alle proposte che pongono i referendum, cercando di minare la legge e il diritto alla vita, voterò fermamente no!

Antonio Scacco (Bari) - La ringrazio per la sua risposta e le auguro di portare in porto, con decisione e coerenza, la sua battaglia in favore dell'embrione. Io non opero in campo politico, ma in quello della cosiddetta letteratura di massa qual è la fantascienza, dove i romanzi basati sulla clonazione, su embrioni che portano i geni di tre-quattro individui in una sola volta, su esperimenti genetici fatti assemblando geni di animali e di esseri umani, ecc. non si contano.

Silvia Bosio (Palermo) - Ho appreso con piacere che lei è stato un sostenitore di questa tanto discussa legge. Anch'io condivido le stesse posizioni in merito, tanto che ho scritto un libro sullo statuto giuridico del concepito. Lavoro visionato ed apprezzato dall'istituto di bioetica dell'Università Cattolica di Roma, dove spero presto di superare l'esame di dottorato. Dal mio punto di vista, la difesa dell'embrione, è molto di più di una semplice battaglia sui temi bioetici. Infatti essa rappresenta, un argomento fondamentale, da cui ripartire per rinnovare il ruolo dei cristiani del nuovo millennio. Soggetti che devono sempre impegnarsi nel praticare la parola di Cristo ma con l'obiettivo, oggi, di adeguare i propri ruoli ad una società decisamente tecnologica. Se lo ritiene opportuno, la prego di tenermi presente per un eventuale collaborazione in merito.
   

Risponde Tino Bedin

Pubblico tutti insieme una serie di "biglietti" sulla procreazione assistita che mi sono arrivati questa settimana.
Non li commento uno per uno, ma mi permetto di richiamare la mia convinzione che si cammina insieme, si cammina in molti sul sentiero della vita quando si comprendono le ragioni e le condizioni di tutti i viandanti, anche di coloro di cui non comprendiamo magari i comportamenti, forse perché non ne ascoltiamo il cuore.
Capisco il disagio di Sandro Merigliano. Il punto da lui citato è uno dei più discussi e discutibili della legge attualmente in vigore, sia per chi l'ha approvata che per chi l'ha approvata. Ovviamente le ragioni del dissenso sono opposte. Gli oppositori della legge hanno sostenuto che appare assurdo non consentire la remissione del consenso prima della inseminazione e poi accettare il ricorso all'aborto. Ovviamente questa eventualità è del tutto osteggiata da chi è sempre contrario all'aborto. Sono del parere che la legge sulla procreazione abbia fatto fare un passo avanti nel diritto a proposito dell'embrione e che questo passo avanti possa farne fare altri, mi auguro condivisi, a vantaggio della vita.
Complimenti alla dottoressa Bosio per il suo impegno scientifico in tema di vita e di procreazione. La scienza finalizzata all'uomo è una delle opportunità cui anche come cristiani dobbiamo ricorrere per svolgere un servizio alla comunità e, per quanto ci riguarda, una testimonianza dei talenti che Dio mette nelle nostre mani. Grazie anche per la sua disponibilità. Noi parlamentari abbiamo bisogno di tutti.


    Partecipa al dialogo su questo argomento

28 dicembre 2004
di-418
home page
scrivi al senatore
Tino Bedin