Docenti universitari

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 9 dicembre 2004

Fermare l'iter del disegno di legge delega
Decidere sull'università con chi ci insegna
La Destra conferma le sue scelte economicistiche nella formazione


Sono un ricercatore ricercatore presso l'Università degli Studi di Padova.
Esprimo dissenso rispetto al disegno di legge delega per il riordino dello stato giuridico dei professori universitari, così come risulta dall'esame degli emendamenti a questo apportati. Ritengo che esso penalizzi sia la ricerca che la didattica universitaria, in particolare in riferimento ai seguenti punti:
- introduzione, fino ad un massimo del 50%, di docenza esterna (regolata da contratti di diritto privato) priva di idoneità nazionale, senza una chiara definizione dell'adeguata qualificazione scientifica e didattica necessaria (art.2, comma 3 lettera f);
- precarizzazione del ruolo dei ricercatori e omesso riconoscimento del titolo di Dottore di ricerca come prerequisito per lo svolgimento dell'attività di ricerca (art. 2, comma 3 lettera i);
- eliminazione della distinzione (e relativa equiparazione del trattamento economico) tra "tempo definito" e "tempo pieno" (art.2; comma 3 lettera m) e compensazione dell'onere di tale equiparazione con la "riduzione delle supplenze e degli affidamenti rispetto a quelli conferiti negli anni precedenti" (art. 4 comma 1 e 2);
- assenza, nel DDL, di articoli che sanciscano il principale diritto/dovere di un ricercatore, ovvero quello di produrre della (buona) ricerca, aumentandone anzi il carico didattico e diminuendo sensibilmente il tempo da dedicare alla ricerca.
Chiedo quindi con forza la sospensione dell'iter parlamentare e l'apertura di una discussione costruttiva che tenga conto delle richieste di chi nell'Università opera (ad esempio: CRUP, CRUN, Senato Accademico), con l'auspicio che tali richieste vengano ascoltate, facendo appello al comune obiettivo di offrire un'istruzione universitaria di alta qualità e al comune senso del dovere nei confronti delle generazioni future.
   

Dr. Gianluca Campana
Analoga lettera è arrivata da
Marta Bortoletto, Massimiliano Carrassi, Laura Del Favero, Andrea Fianco, Claudia Goss, Nicola Internullo, Elena Moalli, Silvia Poli, Michela Rimondini, Anna Spagnolli, Vincenza Tarantino, Michelangelo Vianello
Risponde Tino Bedin

Il disegno di legge proposto dal governo corrisponde anche in questo caso alla linea sociale e politica della maggioranza di Destra, che alla scuola e alla formazione applica una scelta funzionalista ed economicistica, in base alla quale la ricerca non ha valore se non misurato sull'impresa. Tutto viene di conseguenza, anche lo svilimento dei docenti universitari.


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18 dicembre 2004
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Tino Bedin