Scuole materne paritarie

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Tribano (Padova), 14 ottobre 2004

Per i ritardi nell'assegnazione dei finanziamenti
Costretti a ricorrere alle banche
per gestire la scuola materna parrocchiale

Le loro rette sono misurate sul servizio sociale


Caro senatore, desidero ringraziarti molto per le preziose informazioni che hai trasmesso alle scuole materne, aggiornandole sulla situazione finanziaria legata alla parità.
Non ti nascondo che, almeno per la mia scuola, abbiamo vissuto il corrente anno in assoluto affanno per mancanza di risorse economiche e che la situazione che abbiamo dovuto affrontare è stata assolutamente pesante, soprattutto in rapporto al credito bancario cui abbiamo dovuto ricorrere. È stata, quindi, provvidenziale la tua nota, che ci permette di "respirare", nella speranza che ritardi ministeriali sull'erogazione dei fondi, come quelli registrati, non abbiano a ripetersi, penalizzando l'attività delle nostre istituzioni scolastiche.
So del tuo costante impegno politico nel seguire i problemi della scuola materna paritaria padovana e della tua disponibilità nel renderti portavoce delle nostre istanze: per questi motivi, nel mentre ti ringrazio nuovamente, sono a richiederti di presentare nella opportuna sede ministeriale lo stato di profondo disagio e di costrizione gestionale che le nostre scuole devono sopportare, come conseguenza di una scarsa sensibilità politica nell'applicazione di un provvedimento di legge.
   

Gabriele Tridello
scuola materna parrocchiale
Risponde Tino Bedin

So che "dietro" le scuole materne parrocchiali ci sono solo parrocci, genitori, religiose; non capitali. So che le rette che le scuole materne applicano sono misurate sulla volontà di estendere al massimo un servizio pubblico e sociale. Per questo so che i ritardi nei finanziamenti, quando addirittura non si tratta di riduzione, provocano difficoltà ed ansie. La ragione della mia attenzione a queste scuole nasce da qui, prima ancora che dalla necessità di salvaguardare il pluralismo educativo.


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14 ottobre 2004
di-398
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Tino Bedin