Caro senatore nella sua Lettera dal Senato dedicata alla scuola lei si dimentica di un'altra cosa!!!
Con la riforma sono diminuiti anche gli insegnanti di sostegno;
mio figlio l'anno scorso aveva 11 ore con l'insegnante di sostegno, quest'anno,
con i tagli, ne sono previste 6 (!!!).
Cosa ne dice?
Io ho subito protestato, spero di riuscire ad ottenere qualcosa in più.
I soldi per comprare le fregate e per gli armamenti quelli invece ci sono
e sono sempre di più.
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Marco Filippi
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Risponde Tino Bedin
Il sostegno all'handicap è una delle molte questioni che non ho trattate nella mia Lettera dal Senato sulla scuola. I difetti della deforma Moratti hanno riempito pagine e pagine di resoconti parlamentari e non volevo richiamare tutto, in occasione dell'inizio dell'anno scolastico, ma segnalare la necessità che in queste settimane la politica si occupasse anche della scuola e non solo di questioni intene alla classe dirigente, come spesso dà l'impressione. Il taglio del servizio di sostegno rientra in un altro ampio capitolo di indebolimento della scuola pubblica che è contenuto nella deforma Berlusconi-Moratti. Dentro questo capitolo c'è la riduzione del tempo pieno; c'è la scomparsa pratica dei mediatori culturali e quindi di un'accoglienza adeguata degli studenti non italiani; ci sono i tagli ai bilanci degli enti locali, attraverso i quali molti sindaci assicurano una serie di servizi aggiuntivi ma necessari alla scuola di tutti. Così la scuola diventa sempre meno di tutti. Si tratta di una scelta anche economicamente sbagliata: accoglienza, pari opportunità, riduzione del disagio non sono infatti "spese improduttive", ma investimenti che ridurranno nel tempo altre spese sociali, molto più onerose se devono riguardare una popolazione adulta. Anche così un governo, che ha in mente lo "stato compassionevole" e non lo stato della cittadinanza, impoverisce il futuro degli italiani.
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