Spagna 2004

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 9 settembre 2004

Il sorpasso nella qualità della vita e del territorio
La Spagna è già più avanti dell'Italia
Forse c'è una Spagna che chi ci va non vede...


Ho girato la Spagna in lungo e in largo per tre settimane col camper (in passato l'avevo sempre vista di sfuggita), e ne ho tratto la convinzione che questa storia secondo cui la Spagna ci sorpasserà in capo a dieci anni è completamente avulsa dalla reatà: infatti la Spagna ci ha già abbondantemente superati!
In breve, ecco quello che si vede.
- Superstrade gratuite dappertutto; anche l'infima provinciale di montagna ha manto asfaltato impeccabile (e, incredibile dictu: pochissimi cantieri in giro); rotonde razionali e curatissime dappertutto; fontane e fontanelle dappertutto (con docce anche sulle numerosissime spiagge pubbliche); gasolio a 0,77 / litro (0,55 quello agricolo); parcheggi sempre intasati, ma MAI un'auto in sosta sulle piazzole riservate; pulizia dappertutto, salvo rare eccezioni; polizia locale sempre in movimento ma assai discreta.
- Dighe ed energia eolica dappertutto.
- Serre dappertutto, che non vengono "sprecate" in ortaggi: se se ne può trarre frutta tropicale (unico neo di serre e mulini a vento è che hanno un impatto paesaggistico pesante).
- Città d'arte, monumenti e musei in massima parte ben restaurati e mantenuti.
- Da Gibilterra a Valencia (la costa del mediterraneo "terrone") una serie di villaggi turistici "da cartolina" con una ricettività complessiva che non oso stimare...
Ed ecco quello che si percepisce vivendoci: qualità della vita "top mediterranean"; costo della vita inferiore al nostro di un buon 20 pr cento; gestione e partecipazione, voglia di fare, di esserci; convergenza fra pubblico e privato.
"Aznar e Zapatero?": "Due bravi spagnoli!"...
   

Leopoldo Salmaso
Risponde Tino Bedin

Ovviamente non ho nulla da aggiungere, anche perché non ho fatto l'esperienza del camper in Spagna. Ho un solo dubbio: la Spagna qui descritta è la stessa che assicurava che le elezioni politiche della primavera scorsa non avrebbero avuto storia: con una Spagna così, Aznar era destinato a vincere senza problemi con uno scarto altissimo rispetto a Zapatero. Ha invece vinto Zapatero. La tragedia dell'11 marzo è risultata determinante, evidentemente perché lo scarto tra contenti e scontenti di Aznar non era poi così alto: segno che ci deve essere anche una Spagna che chi ci va non vede, ma che chi ci vive patisce.


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12 settembre 2004
di-389
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