Compagnie militari private

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 11 settembre 2004

Un rischio non giustificato da ragioni economiche
Nuove compagnie di ventura?
La cattiva gestione dell'abolizione della leva accrescerà le condizioni per la privatizzazione della sicurezza


Caro Tino, grazie per le tue lettere sempre interessanti e degne di riflessione.
Hai ragione tu a proposito dell'appalto ai privati della sicurezza delle installazioni militari: altro che" piccola notizia"! Sarebbe davvero preoccupante finire in mano a mercenari d'ogni dove, organizzati in novelle compagnie di ventura. Certo che come opinione pubblica, frastornati come siamo, restiamo avvolti dall'ignoranza per quanto riguarda decisioni vitali per il paese...
Forse a livello economico questo sistema costa meno allo Stato, ma vi sono ambiti in cui l'aspetto finanziario non può prevalere sull'oppportunità (meglio, inopportunità) di certe scelte.
   

Adina Agugiaro
Risponde Tino Bedin

Concordo ovviamente con quanto dici. Approfitto per aggiungere un ulteriore elemento di riflessione.
La professionalizzazione delle Forze armate, non solo in Italia, sta creando e creerà un numero crescente di professionisti nel settore militare che si metteranno sul mercato del lavoro della sicurezza. Gestita come viene oggi gestita dalla Destra in Italia, l'abolizione della leva finirà per creare non un esercito professionale repubblicano, ma le condizioni perché molti militari passino dal servizio pubblico a quello privato, con conseguenze facilmente immaginabili.


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12 settembre 2004
di-386
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Tino Bedin