Italiani in Iraq

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Albignasego (Padova), 18 agosto 2004

Adesso ancor più gli europei ridono dell'Italia
Berlusconi in Sardegna come Totò a Capri
Non ne posso più di un capo del governo che fa le sceneggiate


Martedì 17 agosto apro il mio giornale, do un'occhiata alla prima pagina e per un attimo credo di avere "le traveggole". Vi è una foto con la bella immagine dei coniugi Blair, mano nella mano, in vacanza in Sardegna, ma non riesco a capire chi è quello strano signore che è con loro. E' un signore piuttosto anziano e all'apparenza sembra essere un over-sessanta, piuttosto basso di statura e tarchiato, con una strana "bandana" che mal si addice alla sua età ed al suo aspetto fisico. In sostanza gli manca il "physique du role" per una cosa del genere, più adatta ad un ventenne. Per un attimo mi viene in mente un vecchio film, bello e divertente, intitolato "Totò a Capri". Poi penso: vuoi vedere che quel diavolo di Berlusconi, per allietare il soggiorno dei suoi ospiti, ha assoldato un qualche emulo di Rigoletto?
Guardo meglio quella foto ed ho un sobbalzo. Ma no, è proprio lui, è il nostro Capo del governo. Non credo ai miei occhi. Fortunatamente trovo subito la spiegazione: è certamente un fotomontaggio creato dai comunisti che, non avendo più bambini da mangiare, si divertono a ridicolizzare il nostro Capo del governo, approfittando del solito compiacente giornale di sinistra. In ogni caso la mia meraviglia è grande. Non solo, sono anche preoccupato perché i miei tanti amici europei (francesi, tedeschi e spagnoli), come al solito, torneranno a prendermi in giro ed io, questa volta, non so proprio come difendere la mia Italia. Ho deciso: per un po' di tempo rinuncerò ai miei viaggi e rimarrò nel mio Paese. Ho troppa vergogna. In Europa si ride troppo di noi!
Sono in casa, voglio evitare di incontrare anche i tanti anti-berlusconiani locali perché credo di avere grosse difficoltà a controbattere alle loro critiche. Non mi rimane che fare qualche seria riflessione, in perfetta triste solitudine.
È vero che ognuno di noi è libero di comportarsi come crede, soprattutto nella vita privata, ma è altrettanto vero che chi rappresenta una Nazione ha qualche obbligo in più. Il potere, quando è di tipo rappresentativo, purtroppo, riduce fortemente l'aspetto privatistico della propria vita e non esiste un limite netto tra pubblico e privato.
I miei maestri di vita della nobile e severa Accademia Militare che ho frequentato in gioventù, mi hanno sempre insegnato che "la forma è sostanza". Questo concetto non è di immediata comprensione ed io l'ho assimilato compiutamente solo col tempo e con l'esperienza ed oggi sono fermamente convinto che tutte le nostre esternazioni formali sono l'espressione della "sostanza" che è dentro di noi. Questo è un principio al quale non si sfugge!
Cosa accadrà ora in Forza Italia? Indosseranno tutti "spontaneamente" la bandana o assisteremo a quella scena patetica di qualche anno fa allorché il Cavaliere, nella sua villa delle Bermuda, ha messo "in mutande" i suoi ospiti costringendoli a fare footing, a cui non erano abituati, sottoponendoli al ridicolo?
   

Nicola Signore
Risponde Tino Bedin

Non ho voglia di trasformare un copricapo in una questione politica; non perché le sue considerazioni non sia vere; semplicemente perché mi sono stancato di discutere su Berlusconi. Non ne posso più di un presidente del Consiglio che trova il tempo per le sceneggiate e non per i giovani italiani che gareggiano alle Olimpiadi, persone straordinarie ma che non "rendono" al capo del governo. Probabilmente sono molti gli italiani che non ne possono più.


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7 agosto 2004
di-382
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Tino Bedin