IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Bologna, 3 agosto 2004 | ||||||||
Appello al Parlamento europeo e al Parlamento italiano La Costituzione europea con chi ci sta Dopo la firma a Roma in ottobre, una "ratifica" con larga partecipazione |
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I sottoscritti cittadini europei prendendo atto del fallimento della Conferenza intergovernativa, che il 12-13 dicembre 2003, a Bruxelles, avrebbe dovuto approvare il progetto di Costituzione proposto dalla Convenzione europea ed avviare le procedure per le ratifiche nazionali in tempo utile per consentire ai cittadini europei di eleggere, il prossimo 13 giugno 2004, il Parlamento europeo nella prospettiva del nuovo quadro giuridico della Costituzione europea;
| Andrea Lodi | professore universitario
| Risponde Tino Bedin
| Egregio Professor Lodi, leggo sempre volentieri gli interventi di persone che si impegnano nella vita comune e in particolare nella comune vita europea. L'Unione Europea costituisce ormai da otto anni la principale attenzione della mia attività di parlamentare nazionale: c'è infatti al Senato e alla Camera una "pattuglia" di senatori e di deputati che si dedicano con continuità alle politiche dell'Unione, anche senza "fare notizia". L'appello che Lei ha sottoscritto e che mi è arrivato in questi giorni è condivisibile, almeno da me. E' tuttavia in parte superato dall'accordo sul Trattato costituizionale europeo raggiunto dalla Presidenza irlandese e dalla prossima scadenza: che è la firma della prima Costituzione dell'Unione il prossimo 29 ottobre a Roma. Da quella data partiremo per realizzare la più ampia partecipazione popolare alla "ratifica" del Trattato costituzione e alla indicazione dei passi che occorre continuare a fare insieme. Con chi ci sta, ma lavorando perché ci stiamo tutti, Italia compresa. L'Italia di questa legislatura non è infatti "naturalmente" europeista e non diamo per scontato che siano sempre "gli altri" a non starci.
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4 agosto 2004 di-378 |
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