Scuole materne

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Conselvano (Padova), 11 giugno 2004

Un piccolo paese che rischia di perdere il servizio
Insostenibile per la scuola materna
il ritardo dei contributi statali

Le scuole paritarie sono parte integrante dell'istruzione pubblica


Distinto signor Senatore, sono parroco di un piccolo paese della bassa padovana sulle sponde dell' Adige. La nostra parrocchia conta 750 abitanti e la scuola materna è composta di 21 bambini con una direttrice, una maestra di scuola materna e la cuoca. Da quattro anni siamo senza le suore.
In passato riuscivamo appena a quadrare il bilancio. Da due anni abbiamo anche un contributo inferiore al passato da parte del Comune. E stiamo ancora attendendo parte del contributo statale dell'anno 2003. Non ce la facciamo più. Ad aprile ho dovuto pagare le dipendenti con i soldi della Parrocchia. Eppure noi il servizio allo stato e ai bambini lo facciamo puntuale, con dedizione e bene.
Com'è possibile questo ritardo nel versare i contributi per un servizio che è già stato reso?
Se continua così, ad ottobre siamo costretti a chiudere la scuola, benchè creditori nei confronti dello stato. E un paese con una sua storia, a cui in dieci anni è stato tolto quasi tutto si troverà ad essere anche senza la scuola materna, unico punto di aggregazione rimestoci. Se può fare qualcosa per sollecitare i contributi e gli aiuti la ringrazio di cuore.
   

Il parroco
Risponde Tino Bedin

Ho tolto l'indicazione della parrocchia perché la lettera corrisponde ad una situazione diffusa, che ho segnalato al ministro Moratti con una mia recente interrogazione. Ho anche agito a livello di burocrazia sia ministeriale che regionale, in modo che almeno le risorse finanziarie già disponibili siano immediatamente accreditate a chi ne ha diritto. Resta l'amarezza nel vedere che gli organi pubblici considerano la scuola materna paritaria come residuale rispetto agli impegni di spesa, mentre - proprio in base alla legge sulla parità approvata dalla legislatura dell'Ulivo - essa è parte integrante del servizio pubblico.

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11 giugno 2004
di-372
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Tino Bedin