Sanità in Veneto

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 4 maggio 2004

Un tema dell'agenda politica per le elezioni regionali
Almeno per la sanità non prendetevela
con Berlusconi:le colpe sono di Galan

"Riorientare" culturalmente il valore della salute tra i diritti di cittadinanza


Subito dopo le elezioni comunali sarà il caso di mettere a fuoco il tema della Sanità, in vista delle elezioni regionali, mettendo al primo punto dell'ordine del giorno la questione della figura del direttore generale dell Usl. Attualmente è un monarca assoluto, sciolto da ogni controllo immediato e addirittura con "impunità" nel lungo termine. Parlo della "punizione" elettorale, che non c'è per la semplice ragione che il cittadino, di fronte ai mille disagi assistenziali, se la prende con il Sindaco o col Governo e non con la Regione che, oramai, è il principale responsabile, nel bene e nel male, della Salute. Questa erronea percezione significa che le forze politiche non hanno fatto quanto necessario per riorientare il cittadino.
Allora il mio ragionamento politico è molto semplice:
1) se siamo forza di opposizione che aspira ad abbattere il "doge" Galan e la gestione personalistica sua e dei suoi accoliti, dobbiamo fare il possibile, fin da subito, perché il legittimo malcontento popolare si orienti verso i veri responsabili;
2) se siamo forza di opposizione che aspira a governare, dobbiamo proporre una gestione più trasparente e partecipativa, spingendo con forza sulla costituzione e/o sul rafforzamento degli organismi già previsti dalla legge, a partire dalla Conferenza e rappresentanza dei sindaci.
   

Leopoldo Salmaso
Risponde Tino Bedin

Il "riorientamento" di cui parla Leopoldo Salmaso riguarda il ruolo stesso che la salute (e quindi la gestione della Sanità) ha come elemento di cittadinanza e di democrazia effettiva. Se la missione che la regione Veneto ha affidato ai direttori generali è di guarire i bilanci e non di far star bene i cittadini, la responsabilità è anche dei molti che hanno ritenuto (e ritengono) che il mercato possa risolvere alla fine anche le questioni che riguardano i diritti. I cittadini, drammaticamente se ne stanno accorgendo attraverso le azioni della Destra sia a livello nazionale che regionale.
Per l'Ulivo la sfida politica è prima di tutto la condivisione di una nuova cultura dei servizi pubblici essenziali. La spinta comincia ultimamente a venire proprio dall'Unione Europea, cioè da dove è partita una certa idolatria della concorrenza.

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4 maggio 2004
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Tino Bedin