Gentile senatore Tino Bedin, sono uno studente universitario di Treviso. Ho spesso l'occasione di leggere le interessanti "lettere dal Senato" che lei invia regolarmente. Condivido quanto lei ha scritto riguardo la missione italiana in Iraq: i recenti attentati di Madrid e le più recenti cronache irachene hanno dimostrato quanto inefficace e pericolosa si sia dimostrata la "guerra preventiva" del governo Bush contro il terrorismo.
Non condivido l'azzardata scelta che il governo Berlusconi ha fatto inviando i nostri soldati al fianco delle truppe americane. Con questo gesto il governo Berlusconi, secondo me, ha dimostrato di tradire in primo luogo la nostra Costituzione, poi quelle Istituzioni, come L'Unione Europea e L' Onu, che cercano di risolvere le controversie prima di tutto con il dialogo.
Ritengo poi sia stato deplorevole accorpare il finanziamento della missione italiana in Iraq con quelli relativi alle altre presenze delle nostre truppe all'estero: il decreto di rifinanziamento è stato un maldestro esempio di propaganda, con il quale il centrodestra ha cercato, invano, di dimostrare agli italiani che l'opposizione non sta dalla parte dei soldati.
Visto che lei fa parte della Commissione Difesa del Senato della Repubblica, vorrei chiederle delle informazioni riguardo alla nuova legge che prevederà l'abolizione del servizio di leva e del servizio civile obbligatori a partire dal 1 Gennaio 2005, cioè il DDL 2572 "Sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva e disciplina dei volontari di truppa in ferma prefissata, nonché delega al Governo per il conseguente coordinamento con la normativa di settore". In particolare vorrei sapere a quale tappa è giunto l'iter parlamentare per l'approvazione di questa nuova legge e entro quanto tempo potranno essere approvate e pubblicate le circolari applicative relative alla stessa legge.
Chiedo questo per il fatto che dovrei prestare il servizio civile in un periodo compreso tra dicembre 2004 e i primi mesi del 2005, poiché sono beneficiario del rinvio per motivi di studio fino al 21 ottobre 2004: quindi non so se dovrò svolgere o no il servizio civile stesso.
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f. l.
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Risponde Tino Bedin
La vicenda del disegno di legge sulla leva obbligatoria è assai singolare: il governo ha deciso, senza che ce ne fosse bisogno dal punto di vista operativo, di anticipare la fine della leva obbligatoria, già fissata dalla precedente legislatura.
Il disegno di legge ha avuto un iter non breve alla Camera dei deputati, dove è stato approvato con qualche modifica non condivisa da tutta la maggioranza.
E' approdato al Senato ormai da qualche mese e dopo l'avvio della discussione generale nella commissione Difesa è sparito dall'ordine del giorno della Commissione. Sono settimane che non se ne discute. Evidentemente o la maggioranza non ha ancora trovato l'accordo generale o - cosa anche questa assai probabile - i Comandi militari hanno fatto presente al governo la situazione di difficoltà nel reclutamento di personale professionistico: questa dificoltà era ben presente al governo dell'Ulivo, che aveva infatti previsto un periodo di transizione più lungo.
Sia nella prima che nella seconda ipotesi, è quindi probabile qualche modifica da parte del Senato al testo approvato dalla Camera, con conseguente ritorno del disegno di legge all'attenzione dei deputati.
Questo è quello che per ora posso dirle. Non mancherò di tenerla informata, se ci fossero novità.
Ho inviato questo informazioni anche personalmente al giovane lettore, che mi ha risposto con le seguenti osservazioni:
«A mia modesta opinione ritengo che il disegno di legge sia stato
accantonato anche per motivi di "precedenza" rispetto a questioni che
stavano più a cuore all'attuale maggioranza, quali la Legge Gasparri e
le "cosiddette" Riforme Istituzionali.
L'attuale maggioranza di centrodestra ci ha purtroppo abituati a una
attività legislativa condotta con estrema faciloneria: il ministro
Martino, qualche mese fa, aveva parlato di una veloce approvazione del
disegno di legge da parte del Parlamento; evidentemente non era a
conoscenza delle difficoltà che il provvedimento avrebbe comportato.
Oppure posso sospettare che si sia trattato di uno dei soliti spot
pubblicitari con i quali il Governo si auto-promoziona.
Purtroppo simili affermazioni rischiano di illudere diversi giovani che
si trovano prossimi alla prestazione del servizio di leva o del servizio
civile, ai quali sarà noto solo all'ultimo minuto l'obbligo di svolgerli
o meno».
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