Acquisto di immobili

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Milano, 5 marzo 2004

In un momento di grave difficoltà per i risparmiatori
Accelerare la tutela delle famiglie
che acquistano la casa "sulla carta"

La maggioranza parlamentare dà la precedenza alle questioni sue


Illustre senatore, come certamente saprà la Commissione Giustizia del Senato ha, dal novembre scorso, licenziato il testo del ddl 2195 «Delega al Governo per la tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire», approvato all’unanimità alla Camera con il n. 38. Il ddl in oggetto non è stato ancora calendarizzato in aula al Senato.
L’approvazione di tale decreto eviterebbe il coinvolgimento degli acquirenti di immobili nelle drammatiche vicende dei fallimenti delle imprese edili, salvaguardando i risparmi delle famiglie impiegati per l’acquisto di un bene primario come la casa d’abitazione.
Il dramma che ora vede coinvolte 200 mila famiglie è tutto e solo italiano. Tutti i paesi europei da decenni hanno legislazioni che tutelano gli acquirenti.
Le chiediamo di farsi parte attiva perché il ddl in oggetto venga al più presto possibile discusso e approvato in aula, viceversa le situazioni drammatiche si moltiplicheranno con gravissimi danni alle famiglie. In un clima come l’attuale, di forte e generalizzato sconcerto per le sorti del risparmio delle famiglie italiane, il fatto che la soluzione a un problema in qualche modo simile, sia già stata anticipata dalla Camera e ancora non venga fatta propria dal Senato della Repubblica, rischia non solo di non essere capito, ma di ingenerare ulteriori motivi di profonda sfiducia e rabbia. La soluzione c’è ed è praticabile in questa legislatura.    

Riccardo De Benedetti
Risponde Tino Bedin

Questo è un altro dei casi che dimostrano come la maggioranza parlamentare attuale dia la precedenza alle questioni che la riguardano, piuttosto che a quelle che riguardano i cittadini. A questi ultimi si pensa solo quando succede qualche evento che risveglia l'opionione pubblica e non sulla base di un progetto di società. Eppure le ragioni che hanno portato la Camera ad approvare il disegno di legge non sono cambiate.

    Partecipa al dialogo su questo argomento

17 marzo 2004
di-348
home page
scrivi al senatore
Tino Bedin