IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Verona, 28 febbraio 2004 | ||||||||
Appello alla comunità internazionale Basta sangue in Nord-Uganda L'Africa deve diventare una questione europea |
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Nel Nord-Uganda da 17 anni è in corso una terribile guerra civile, di cui nessuno parla. Ogni giorno il cosiddetto Esercito di Liberazione del Signore (LRA), guidato da Joseph Kony, un pazzo sanguinario, commette massacri, mutilazioni, torture di civili e rapimenti di bambini e bambine, destinati a diventare soldati e schiave. I bambini-soldato vengono usati come carne da macello, drogati, violentati, costretti ad assassinare i loro familiari e coetanei, obbligati a mangiare carne umana perchè, perdendo la propria umanità, possano compiere atti disumani. In Uganda «La situazione umanitaria è peggiore di quella in Iraq: non c'è nessun altro posto al mondo con un'emergenza di questo livello, che richiama così poco l'attenzione internazionale» ha dichiarato recentemente Jan Egeland, vicesegretario generale dell'Onu. A questa presa di posizione non è ancora seguita alcuna iniziativa da parte della comunità internazionale, mentre i missionari Comboniani da mesi chiedono inutilmente l´invio dei Caschi Blu per difendere la popolazione civile.
| Punto Pace Pax Christi
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| Risponde Tino Bedin
| L'appello è stato diffuso, tra gli altri, da Giorgio Pizzeghello di Pontelongo. Lo faccio mio, nella consapevolezza che l'Africa deve diventare la questione internazionale per eccellenza e che in questo continente Italia ed Europa devono sperimentare la loro capacità di essere pacificatori.
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29 febbraio 2004 di-346 |
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al senatore Tino Bedin |