Gentile sen. Tino Bedin, Le invio alcuni commenti - del tutto personali - riguardanti le ultime dichiarazioni (di ieri) dell'ineffabile Silvio Berlusconi.
"... la maggioranza degli italiani ha fiducia in Berlusconi e nel suo governo". Quale maggioranza? Quella di quando è stato infaustamente instaurato questo governo?
Mentre nei primi due anni circa dalle elezioni continuavano ad apparire esiti di sondaggi favorevoli e in accordo con il governo, da un bel po' di tempo non se ne ha più notizia.
Poiché sicuramente i sondaggi vengono regolarmente eseguiti, se ne trarrebbe piuttosto la conclusione che l'esito di questi non dovrebbe essere molto favorevole all'attuale maggioranza, non essendone stato comunicato alcun risultato.
"Per fortuna c'è Berlusconi a risolvere problemi che altri non risolverebbero". Sfortunatamente, attualmente non c'è nessuno che sia in grado di risolvere - in maniera corretta e imparziale - seri e gravi problemi che assillano gli Italiani. A risolvere quelli che coinvolgevano direttamente il B., invece, ci ha pensato la maggioranza con un tempismo a dir poco eccezionale.
"... tasse troppo alte possono indurre all'evasione". Premesso che "tasse troppo alte" le deve sostenere anche un comune cittadino/a, costretto a vivere con 500-700 euro mensili (es.: solo per Asporto rifiuti 2003 - due persone - euro 98,27), forse si riferisce alle tasse che dovrebbero pagare le sue aziende per cui, di conseguenza, per molti anni S.B. si sarebbe dato allegramente all'evasione di una gran parte di tasse, per di più con la pretesa di aver agito nel rispetto della morale.
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Fiorenza Valentini
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Risponde Tino Bedin
Berlusconi ci riprova con la propaganda; a differenza delle altre volte, però, la pubblicità politica può essere ora confrontata dai cittadini con i prodotti del governo. Molte persone in Italia stanno così constatando che al supermercato della Casa delle libertà c'è merce scaduta, prodotti non certificati, strumenti che non funzionano. Il "grande venditore" lo sa; per questo si è impegnato a descrivere un'Italia che non c'è, nel tentativo di far credere agli elettori che la realtà è diversa da quella che essi "percepiscono" e che basta smettere di adoperare gli euro per diventare tutti felici.
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