Berlusconi a "Porta a porta"

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Venezia, 12 febbraio 2004

L’arte del comunicatore berlusconiano
Berlusconi chiede una identificazione fideistica in lui
Ora che le promesse non bastano più, deve ricorrere alle fiabe


Lo spettacolo offerto iera sera da Berlusconi a "Porta a porta" e il giorno precedente da Bondi mi hanno suggerito le seguenti riflessioni sull’arte del comunicatore berlusconiano.
Il leader, cui compito fondamentale è di ottenere da parte di chi ascolta una sorta di identificazione fideistica, deve sempre promettere il benessere e la felicità per tutti proponendo se stesso come esempio vivente del successo. Corollari necessari di tale proposito sono: ostentare la ricchezza come solo parametro della riuscita sociale; esibire il proprio successo come obiettivo raggiungibile da tutti; identificare un “nemico” contro cui battersi in difesa della libertà e del benessere comuni.
L’epigono servile, invece, deve farsi interprete dell’aurea regola, glorificata dal capo, secondo la quale ciò che conta non è dire la verità, ma apparire veritieri. Di qui alcuni piccoli “trucchi” quali: l’invocare a testimonianza di quanto si dice testimoni inventati (“Tutti gli Italiani sanno ormai che..."; l’insinuare infamie con l’aria di essere bene informato (”È a tutti noto che lei...”); il convincere l’avversario di ignoranza (“Non è ammissibile che lei ignori...”); il procedere per paragoni difficilmente verificabili (“Tutti sanno che in Francia, in Germania...”); il ripetere in modo ossessivo sempre le stesse accuse (“I comunisti sono così...", "I giudici sono colà...”).
Che tristezza, e che spettacolo indegno per chi ha sentimento e ragione.    

Gino Spadon
Risponde Tino Bedin

Cresce ogni giorno il numero di italiani che Berlusconi non ha nessuna voglia di identificarsi con gli italiani, con i loro problemi e le loro speranze; governa per sé e per pochi amici. Forse è per questo che dalle promesse è ora passato alla fiabe, come quella che descrive gli italiani più ricchi e più felici di due anni fa.

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14 febbraio 2004
di-337
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