Riforma Moratti

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Zelarino-Venezia, 23 gennaio 2004

Sconcerto e preoccupazione nei docenti
Stravolta l'organizzazione della scuola primaria
Contro la controriforma Moratti l'Ulivo ha condotto una battaglia per la cittadinanza


Gli insegnanti della scuola elementare e della scuola media dell’ Istituto Comprensivo "G. C. Parolari", dopo aver preso visione
- della Legge n. 53/2003;
- dello schema di Decreto Legislativo sulla definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia ed al primo ciclo dell’istruzione,
ESPRIMONO
con fermezza, preoccupazione e sconcerto il loro dissenso all’attuazione di tale Riforma per le seguenti motivazioni:
1. Stravolgimento dell’organizzazione della scuola primaria;
2. Numero elevato di allievi per ogni singola classe anche in presenza di alunni in situazione di handicap;
3. Gerarchizzazione, impoverimento culturale e professionale degli insegnanti a seguito dell’istituzione della figura del tutor, completamente assente nella legge delega;
4. Configurazione di un orario scolastico di 27+3+10 del tempo pieno con l’eleminazione delle compresenze, punto qualificante della didattica nella scuola statale italiana, eliminazione del tempo prolungato alla scuola media;
5. Difficoltà nell’attuazione dei laboratori sia dal punto di vista logistico sia organizzativo;
6. Impoverimento del P.O.F.
7.Perdita della scuola del compito "... di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che,limitandodi fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana..." che le è affidato dalla Costituzione all’art. 3;
8.Preoccupazione per la circolare n.2 del 13 gennaio del 2004 del "dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione" dal tono quasi intimidatorio per il richiamo alla legge 53 del 28/3/2003 (legge delega) considerandola già operativa nonostante i decreti attuativi non siano stati approvati ancora dal Parlamento italiano.    

Docenti scuola elementare Docenti scuola media Istituto Comprensivo "G.C. Parolari"
Risponde Tino Bedin

La netta opposizione che l'Ulivo ha fatto alla controriforma Moratti non è stata solo una battaglia parlamentare: ha voluto segnalare le conseguenze negative e drammatiche (che ora già si vedono) sul ruolo della scuola per tutti in una società che secondo la Costituzione deve promuovere la cittadinanza.

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23 gennaio 2004
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Tino Bedin